Per la terza volta su questa via dopo una pausa forzata per un piccolo incidente (caviglia slogata) in compagni di un amico e di sua figlia. Non banale e lunghetta… certi passaggi risentono molto dell’unto… in particolare quelli più “piedosi” come la difficile placchetta del primo tiro (ovviamente anche bagnata, come accade abbastanza spesso) ed il tiro del bel diedro. Ora come ora il 6a+ tutt’altro che in omaggio. Un po’ di attenzione nel terzultimo tiro a seguire la variante attrezzata durante il progetto di richiodatura e a non perdersi nei rumeghi con blocconi pericolanti.
In pratica giunti all’altezza della sosta alla base dell’ultimo tiro di 6c della Saronno, dopo aver superato il lamone strapiombante, al chiodo che sembra il manico di un mestolo stare a destra sullo spigoletto (resinato visibile in alto) e raggiungere direttamente la sosta. Qualche mese fa uscendo da Poseidone avevamo clamorosamente toppato e avevamo tirato giu un frigorifero rischiando l’incidebte… 🙁