Medaro (Pizzo) da Arvogno per il Lago Panelatte

Medaro (Pizzo) da Arvogno per il Lago Panelatte
La gita
larix66
5 23/08/2022
Accesso stradale
Niente da segnalare

Tradizionale gita di fine agosto. A differenza delle ultime volte, decidiamo seguire all’andata il percorso più agevole per Fontanalba e Alpe Galeria, e fare ritorno lungo il sentiero del “Larice secco” attratti dall’idea di un minore dislivello senza dover scendere e risalire. Arriviamo comodamente in cima grazie ai sentieri ripuliti di recente fino al Passo dell’Omo; dalla Bocchetta di Loccia Carneria seguo stavolta un percorso più vicino alla cresta Sud-Ovest, con qualche facile passaggio lungo il filo. Il panorama di vetta si offre per intero grazie al cielo quasi del tutto privo di nuvole. Scendiamo quindi alla Bocchetta e attraversiamo i ripidi pendii sotto la cresta che collega il Medaro con il Pizzo del Fornale; dalla bocchetta erbosa a ridosso delle rocce di quest’ultimo cominciamo a scendere lungo il pendio detritico sul versante Isorno. Tenendo come riferimento alla nostra sinistra i contrafforti della parete Ovest del Pizzo del Fornale, raggiungiamo faticosamente la Bocchetta di Ragozzo seguendo le poche tracce dell’antico sentiero scomparso ormai da decenni. Dopo la bocchetta il sentiero è appena rintracciabile, segnalato da rari ometti e tracce di vernice, con diversi passaggi piuttosto scabrosi tra cui una stretta cengia e un noto canale franoso, e conduce dopo lungo percorso al Passo Campolatte. In seguito, lungo il versante occidentale dell’omonima cima, ci attende ancora un lungo tratto, leggermente più agevole, fino alla Forcola di Larecchio. Da qui scendiamo al Lago Panelatte, ci concediamo un breve pediluvio e scendiamo quindi soddisfatti ad Arvogno; l’opzione della discesa sul versante Isorno comporta un notevole aumento dello sviluppo che praticamente annulla il vantaggio di evitare la risalita al Passo di Fontanalba del percorso seguito all’andata; l’opportunità di una simile scelta è da valutare attentamente secondo lo stato di forma dei partecipanti alla gita ed è assolutamente da sconsigliare in caso di tempo incerto, soprattutto con scarsa visibilità.

Grandiosa gita in compagnia di Cristina e Marco, resa ancora più spettacolare dal cielo sereno, in un ambiente deserto lungo entrambe le valli percorse all’andata e al ritorno, dove incontriamo solo un solitario alpigiano e osserviamo alcuni degli stambecchi che stanno ripopolando la zona.

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