Dal ponte di Chevril raggiungere sulla riva destra idrografica del Torrente Grand Eyvia un canale pianeggiante e seguirlo fino sotto la verticale della cascata. Risalire un canale fino all’inizio del ghiaccio.
I primi due tiri (80 m soste su alberi) si svolgono lungo scivoli ghiacciati poco inclinati e consentono di portarsi alla base della sezione più interessante della cascata.
Questo tratto è comodamente aggirabile a sinistra: in questo caso occorre portarsi alla base di “Decrire la rage” e attraversare successivamente a destra.
Qui ha inizio la parte più interessante della salita.
1° tiro: in diagonale verso dx poi corto free-standing che termina al cospetto di un muro roccioso strapiombante (50 m sosta su ghiaccio a dx);
2° tiro: breve lunghezza di corda che consente di portarsi sopra il muro roccioso sfruttando una rampa ghiacciata sulla dx (20 m sosta su ghiaccio);
3° tiro: muro continuo ma raramente verticale in diagonale verso sx poi verso dx (60 m sosta su albero a dx).
Discesa con 4 doppie: la prima su albero con cordone giallo la seconda su abalakov la terza su albero con fettuccia bianca (all’altezza della partenza del 1° tiro) la quarta su albero.
N.B.I primi salitori nel 2° tiro hanno sfruttato una fessura erbosa che consente di aggirare il muro roccioso sulla sx: per questo motivo nella gradazione trovate anche M6.
In realtà se c’è ghiaccio è possibile aggirare suddetto muro sulla dx rimanendo comodamente su ghiaccio.
- Bibliografia:
- Matteo Giglio - Effimeri Barbagli - 2014 Tipografia Valdostana