- Accesso stradale
- Ok fino al park di Pied du Col
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Splendido, entusiasmante anello in uno degli ambienti più grandiosi delle alpi occidentali. Siamo partiti il 25/4 con risalita al rif. A. Planchard. Neve naturalmente abbondante. Addirittura sci dalla macchina. La salita al rifugio è lunga (ca. 12 Kmdi sviluppo) , ma la bellezza dei luoghi fa passare in fretta le 5 orette.
Nei due giorni seguenti abbiamo seguito l’itinerario ben descritto qui, ma la nostra ingordigia e le giornate splendide ci hanno indotto a qualche aggiunta…. : il secondo giorno partiti alle 6 dal rifugio, alle 8 in cima alla G. Ruine. Poi scesi di ca 500 mt su neve beton dal colle della Casse Deserte aggiungiamo la risalita al colle della G. Ruine. Quindi discesa verso il Rif Pavè per ca 300 mt e risalita al colle Clot de Cavales mt 3158 per 200 mt ca. Di qui splendida discesa , inizialmente ripida (40/45 ° su ca 100 mt) e con neve dura, poi splendido firn verso il rif Chatelleret. Attenzione alle balze di roccia a quota 2600 mt ca. Grazie al GPS abbiamo beccato il passaggio del sentiero estivo, se no erano guai… Totale D+ ca 1400 mt . Al rifugio gustiamo la meritata birra alle 15.30.
Il terzo giorno, e ultimo di bel tempo, aggiungiamo all’itinerario descritto la cima della Meije orientale. Era prevista per il quarto giorno, ma visto il meteo decidiamo di condensare. Ne risulta una fantastica galoppata di più di 2000 mt di D+ e in totale ca 2500 di discesa. Dal passage du Serret du Savon ci vogliono ca 2h per la salita alla Meije. Vale certamente la pena. Partiti dal Ref du Chatelleret alle 4,30 siamo in cima alle 12. Panorama impagabile !! Scendiamo il glacier de l’Homme alle 13. E’ un po’ tardino ma la discesa è ancora più che dignitosa e le condizioni ancora relativamente sicure. La neve ci porta fino alla Romanche. Due giorni prima era tutto bianco, tutto bianco mentre ora la neve si è sciolta per lasciarci una defatigante passeggiata fino all’auto.
Dislivello totale dell’anello fatto 4800/4900 mt.
Tre giorni fantastici, con amici fantastici, in un ambiente fantastico: son cose belle!
Forse la neve poteva essere migliore. Abbiamo trovato neve dura e segnata dai passaggi nelle discese a nord e ovest , mentre neve un po’ cotta a sud e est. Ma non si può avere tutto.
Unico vero limite di questo itinerario è il lato gastronomico, che malgrado l’impegno e la gentilezza dei gestori francesi, per noi Italiani è, per dir così, duro da digerire… . A Oulx poi, purtoppo, ci siamo fermati a festeggiare all’Osteria della Moretta. E’ vero che erano le 17 e la cucina era chiusa, ma lasciate perdere! Caro e di scarsa qualità.
Un gruppo davvero stellare: Fabio, grande motivatore, forte e saggio. Il nuovo acquisto Erni, che non teme niente e sa fare tutto. Il compagno ideale. E poi naturalmente Al, che è, tout simplement, “Le Meilleur”!
Le foto sono quasi tutte di Fabino.