- Accesso stradale
- Comodamente in auto sino al ponte sul Rio Merdovine
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 1300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
Siamo partiti con assoluta calma intorno alle 9.45, confidando sia nella benevolenza di Eolo per la sciabilità della neve che nella generosità degli sci-alpinisti più puri e mattinieri per la battitura della traccia. Siamo saliti con ritmo sostenuto su traccia già fatta ( per cui ringraziamo Piero ed il Suo gruppo) sino intorno a quota 1.900 m circa, e poi ci siamo dedicati con la dovuta dedizione alla battitura (altrimenti nota come “mer. sci.”) sino alla croce Chabriere su neve abbondante e mediamente faticosa, e poi su neve ventata sino a raggiungere la cima.
Dalla Croce Chabriere in avanti Eolo si è palesato con una certa costanza e fastidiosa insistenza: perciò decidiamo di indugiare poco in vetta e, dopo le foto ed il cambio di assetto, ci accingiamo alla discesa su percorso abbastanza diretto dalla cima verso le Grange Vernets, per beneficiare della maggiore pendenza di questo versante. Fino alla Croce Chabriere discesa di sopravvivenza su crosta e sastrugi da vento, poi circa 50/80 m di dislivello su neve a tratti ventata ma comunque sciabile. Una volta guadagnato il bosco (più o meno fitto) ed i pendii più riparati dal vento, abbiamo trovato ottima farina, a tratti un pò lavorata dal vento, ma sempre ottimamente sciabile, che ci ha concesso un’ottima discesa sino al ponte sul Rio Merdovine
Oggi in compagnia dei Confratelli Andrea l’Occitano ed Andrea il Valdostrano.
Dopo la gita pasto casalingo e luculliano con appropriate libagioni ed intensi conversari…Seneca affermava che “Nullius boni sine socio iucunda possessio est”. Sia la gita che dopo-gita rimarranno a lungo impressi nella memoria dei partecipanti, per molteplici e svariati motivi, solo a noi noti … “only brothers understand” (Blood on Blood, New Jersey, Bon Jovi, 1988)