Mezzodì (Guglia del) via Re

Mezzodì (Guglia del) via Re
La gita
abo
05/09/2018

L’Avventura come piace a noi! Partiti con zaini carichi e mille dubbi (in auto avevo addirittura il libro delle falesie della zona, pronti per un ripiego tranquillo), poi via via la curiosità prende il sopravvento e i dubbi lasciano spazio al divertimento.
Avvicinamento su buon sentiero ma decisamente lunghetto (sono 4km di cala e munta), che penso sia il responsabile delle poche ripetizioni della via.
Come ho scitto in relazione la via è relativamente chiodata: quasi sempre 1ch. per sosta e 1 o 2 lungo i tiri, non mi aspettavo così tanta roba! I cordoni viola presenti non sembrano così vecchi: segno di una attrezzatura “recente” o lasciati durante l’invernale dell’80?
Il primo salto è tranquillamente evitabile a sx per erba e detrito, tant’è che io l’ho salito mentre il socio mi camminava di fianco.
I gradi mi sono sembrati giusti e la dicitura sulla Guida CAI-TCI “roccia da buona ad ottima” non è così fasulla: sui tiri la roccia è davvero da buona ad ottima (soprattutto sul terzo salto, ad esempio la placca di 4m di L5 ha roccia fantastica), nei trasferimenti o nelle parte facili (cfr L8) diciamo che la situazione cambia un filo..
Breve disarrampicata e traverso per andare a prendere la lama di L9 decisamente esposti!
Gran soddisfazione l’uscita dalla parete ormai in ombra nel sole del pomeriggio di fianco alla croce di vetta. Noi andando a naso e quindi impiegando molto tempo ci abbiamo messo 5 ore dalla base del primo salto alla croce.. occorre una giornata di bel tempo perché la ritirata in doppia dopo L6 diventerebbe mooolto problematica. Utilizzando una mezza da 60m doppiata abbiamo dovuto spezzare alcuni tiri (es L2-L3 possono tranquillamente essere uniti in unico tiro, magari sostando sulla cengia con pino), quindi valutare se sia meglio una singola..
Discesa dal Pas des Rousses delicatina in alto per detrito molto compatto e sdrucciolevole ma decisamente più corta rispetto alla normale dal col des Acles (che richiederebbe anche 3 risalite).

Gran giornata in montagna su una via non estrema ma che per me, chissà perché, aveva qualcosa di mistico; ambiente dolomitico e tranquillità garantite (solo qualche motociclista sentito in sottofondo).
Con Gianmario in gran spolvero e come sempre ignaro fino all’ultimo dei miei progetti.

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