- Accesso stradale
- Parcheggiato nell'ultimo tornante prima della Borgata Grange di Pradleves, da cui parte subito il sentiero per il Vallone Cauri
- Traccia GPX
Consapevoli della fatica abbiamo deciso di effettuare il giro in senso antiorario, risalendo quindi il Vallone Cauri e arrivando in breve al colle Arpet: l’approccio psicologico di concentrazione e meditazione sul bellissimo bosco di betulle che si risale è essenziale per non cedere alla fatica, tanto è ripido e non molla mai. Il colle si apre in un ampio pianoro erboso, popolato di camosci, dal quale raggiungere, a destra e a sinistra i panettoni erbosi, molto panoramici. Nell’ordine abbiamo fatto: Punta Freura, Monte Cauri, Punta di Mezzogiorno e infine Monte Chialmo, sul quale è posto un basamento con indicate tutte le più importanti cime a 360°. Ritornati al colle Arpet si percorre il lungo sentiero che attraversa la Valle Gerbido e che tocca dapprima i ruderi della borgata Cauri, con una bella chiesetta affrescata, ma in rovina e, dopo un eterno sentiero a mezza costa, molto panoramico, la borgata Cialancia, con le sue belle baite ristrutturate, il suo forno e i suoi pannelli esplicativi sulla vita contadina e di montagna dei nativi. Sempre tenendosi al di sopra della provinciale, per sentiero, si giunge a chiudere l’anello a borgata Grange. Sentieri in ordine, ben tracciati e segnalati.
Con Guido e …. molti camosci poco intimoriti che saettano davanti a noi offrendo il meglio delle loro agili silhouette. Una menzione speciale al gelato delle “Tre verghe d’oro” di Pradleves