Lasciata l’auto prima della stradina di accesso di Casali Barat, si prosegue a piedi lungo la strada (indicazioni Fascia, Jurin, Capanna Chiara) sterrata che costeggia il Rio Almellina; si ignora una diramazione a sinistra per Maire Galina e sucessivamente si incontra un nuovo bivio, quasi al termine del vallone: si prosegue a sinistra per il Colletto Mirauda, attraversando un ponte in cemento sul Rio Almellina. Il sentiero costeggia temporaneamente il torrente, e poi si alza dolcemente per un bel bosco alternato a radure, toccando rapidamente le diroccate baite di Almellina. Si sale il viottolo tra i ruderi e poi si continua a monte di essi, spostandosi verso sinistra per poi riprendere una salita a serpentine, su terreno prima aperto e poi nuovamente boscoso. Si guadagna la dorsale nei pressi di un prato, e si continua sempre sul sentiero in salita (trascurare le deviazioni laterali) per poi uscire definitivamente dal bosco in corrispondenza di una panoramica sella erbosa alla base del crestone erboso proprio di fronte. Il sentiero risale questo costone sul lato destro, con percorso talvolta un po’ ripido, e infine con un breve traverso verso destra conduce alla sella erbosa del Colletto Mirauda. Da qui si continua a sinistra anche senza percorso obbligato, puntando al crestone erboso sotto la Punta Agugion 2132 m (tralasciare il sentiero di sinistra per Cima Motta e Bric Costa Rossa). Una breve sella erbosa ci separa dalla piatta ed erbosa Punta Mirauda 2157 m.
Per compiere l’anello, si prosegue in direzione sud seguendo il sentiero che in breve porta alla Colla Vaccarile, e poi prosegue a mezza costa sul versante di Limone toccando con qualche saliscendi la Punta Melasso 2078 m e successivamente la Cima Baban 2102 m (entrambe poco appariscenti).
Dopo quest’ultima si prosegue in traverso verso destra, in direzione del colletto che separa il Monte Jurin 2192 m a sinistra e il Bec Rosso 2154 m, che si toccano entrambi rapidamente
Dal colletto, si ritorna sotto la Cima Baban, e quindi si prosegue in discesa nella conca sottostante, reperendo il sentiero che scende verso il vallone del Cross (è presente un cartello indicatore su un masso). Si scende agevolmente per l’avvallamento sottostante (adibito a pascolo nel periodo estivo), passando sotto le pareti rocciose del Bec Rosso; si supera con un traverso un tratto dove con neve o ghiaccio occorre prestare attenzione, in quanto si tratta di un pendio sospeso su delle barriere rocciose, e poi progressivamente ci si sposta verso sinistra, sul versante Ovet, avendo il vallone del Cross sotto. Il sentiero conduce alla zona dei vecchi impianti in disuso raggiungendo le Maire Gravel, dove si incontra la stradina sterrata. La si segue con qualche possibile scorciatoia toccando i Casali Braia, e quindi incontrando il bivio dell’andata. Da qui in breve si fa ritorno a Casali Barat.
- Bibliografia:
- J.C. Campana – In cima vol. 1 - 76 normali nelle Alpi Liguri