Essendo il cammino interamente nel bosco la gita è adatta anche nei mesi estivi.
Itinerario pulito e segnato recentemente dal CAI di Lanzo.
Si attraversa la frazione Villa nel centro storico e, subito dopo il ristorante, si svolta a destra; si prosegue diritti ignorando il sentiero di destra che conduce a Case Gaiera; salendo lungo la storica mulattiera sono ancora evidenti i muretti che la delimitano.
Dopo circa 30 minuti si giunge a Mogliasse, un agglomerato di case ormai abbandonate dove si trova una caratteristica chiesetta, purtroppo in cattivissimo stato, con notevoli affreschi sulla volta. Di qui si piega a destra su un sentiero a mezzacosta; dopo aver attraversato un rio su un rustico ponticello di tronchi, si incontra un enorme roccione una volta usato per l’estrazione delle lose per i tetti. Dopo pochi minuti si incontra l’abitato di Rimaletto.
Qui troviamo una seconda chiesetta con lo stesso stile architettonico della precedente, vicino a molte baite in disuso. La chiesa non è visitabile. Il percorso ora scende, con discreta pendenza, verso Case Gaiera su una ex sterrata costruita anni fa per la sostituzione della tubazione che porta l’acqua alla centrale della Gaiera. In breve si arriva questa frazione e di qui a destra sul sentiero “131A” si ritorna a Villa per chiudere il giro.
Sono possibili alcune varianti. Da Mogliasse, percorrendo la sterrata davanti alla chiesa si può salire in breve ad un’altra sterrata che, percorsa verso ovest porta alla galleria di uscita dell’enorme tubazione proveniente dall’alta valle . Da qui proseguendo un po’ al disopra della galleria si trova il sentiero del Traciolin di Lemie (vedere itinerario ).
Girando invece verso est dopo breve cammino sulla sterrata si giunge alla strada della Vallorsera su cui si scende comodamente a Villa.
La cappella in località Muias, o anche Moias o Mogliasso, è dedicata a San Pietro. Nella Relazione dello Stato della Parrocchia di San Michele Arcangelo del luogo di Lemie “retta dall’anno 1831, li 6 Febbraio da me Sacerdote Domenico Pacotto, col titolo di Prevosto, si annota che la chiesa è stata ricostruita nel 1823 sull’antico sito della precedente, a spese di ‘due particolari’, ora suddivisi in sei famiglie, che ne sono i proprietari. È amministrata da due priori che il parroco elegge fra le sei famiglie, purtroppo si annota che mancano alcune necessarie supellettili.” Nell’ottocento e fino alla metà del novecento si officiava la messa nel giorno del Santo, con lo spopolamento, lento e ancora oggi, progressivo, venne abbandonata all'oblio nel bosco.
Chiesetta di Rimaletto
La Chiesetta in località Rimaletto, o Romalet, è dedicata alla Beata Vergine della Visitazione. Nella relazione del Prevosto Don Domenico Pacotti, redatta il 21 settembre 1837, viene menzionata come "piccola cappella del vano di un trabucco in quadratura con volta a baccino, è sufficientemente provvista d'arredi e suppelletteli, e viene amministrata da due priori che si eleggono irregolarmente di quando in quando il dì della festa". La chiesa fu ricostruita nel 1835, della precedente chiesa non si hanno notizie.
(fonte CAI Lanzo)
- Cartografia:
- Fraternali n° 8