- Accesso stradale
- Strada da Chiaverano ad ANdrate al momento chiusa, passare da Nomaglio
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1400
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Finalmente, dopo anni di attesa, riusciamo a coronare la salita alla montagna di casa per eccellenza. Innevamento eccezionale dai 1400 m in su, che aumenta progressivamente fino a 1,5 m sopra i 2000 m. Il vento da N-O aveva lavorato parecchio nei giorni precedenti, ma non disturba troppo su questo itinerario. Dalla partenza si portano gli sci per 30 min circa, dopodichè la progressione è rapida e priva di particolari problemi (utili i coltelli nella parte più alta, nel canalino prima del lago Pasci). Sbucati al colletto tra il Cavalgrosso e il Rifugio (2180 m) abbiamo messo i ramponi fino in vetta. Giornata spaziale e solito panorama a 360°, su Prealpi e Vda tirate a lucido dalle ultime sorprendenti nevicate: un vero spettacolo per gli occhi. Scesi alle 12.30 su neve trasformata che non aveva ancora mollato del tutto, ma ugualmente molto divertente, fino alle pendici della spalla S-E della Torretta. Da qui ripellato 250 metri in direzione della vetta, per poi scendere la suddetta spalla con gli ultimi raggi di luce pomeridiani, spettacolo puro (4 soci sono saliti fino in vetta per poi scendere verso la Corma, a loro dire trasformata ancora meglio da quella parte!). Che dire, super Momba, non si toccano praticamente mai pietre fino alla stradina, innevamento eccezionale nel nostro Backyard, per ora non ci possiamo lamentare.
Effetto Albedo in compagnia del mitico Gianca Costa e Giuliano.