La via attacca esattamente sulla verticale del grande diedro centrale (ometto sulla cengia alla base) che nella parte bassa non risulta ben definito. A dx si nota un altro diedro nerastro che delimita dei pilastri di roccia giallo rossa incisi da belle fessure.
L1-salire una bella e appoggiata placca che dopo pochi metri porta a una cengia alla base della parete (ometto). Salire direttamente superando poi sempre un po’ verso sx una serie di piccoli tetti. Seguire tutto il naturale andamento della roccia tornando quindi verso dx per superare poi un ultimo tratto verticale. Sostare su un ottimo terrazzino erboso alla base del diedro che qui si fa ben marcato. Roccia incredibilmente magnifica (V). Quasi 60m. Sosta da attrezzare (utili 2 lametta).
L2-salire direttamente nel diedro seguendone tutta la fessura di fondo e sfruttando gli appoggi della placca di sx. La difficoltà aumenta man mano che si sale (6A), con magnifica arrampicata giungere sotto a un tetto formato da un grande blocco, piazzare uno 0.75 BD e traversare a sx sulla stupenda placca grigio-nera, innalzarsi con passi delicati (6B) fino a riuscire a piazzare una protezione sulla faccia di sx del tetto (0.5 BD), seguire quindi ancora la placca con arrampicata meno sostenuta fino a un gradino sotto una lama giallastra. Vincere il muretto salendo sulla lama e ribaltarsi su un buon terrazzino. Non sostare ma proseguire ora più facilmente fino al termine del diedro, uscendo alla sommità del primo salto. Sostare su un terrazzino erboso a sx, alla base di una bellissima placca molto lavorata. Sosta da attrezzare (utili microfriend e/o chiodi a U). Tiro di quasi 60m. Lunghezza magnifica.
L3-superare la facile ma stupenda placca (III+) fin contro al soprastante torrione, caratterizzato nel suo centro da un “naso”. La via sta a sx del suddetto “naso”. Superare una lama fessurata (IV+/V) fin dove la fessura diventa cieca, salire allora direttamente sul muro ribaltandosi su un ottimo terrazzino (V). Sosta da attrezzare. Tiro di quasi 60m. Lunghezza classica e bella.
L4-uscire facilmente sul secondo risalto e in breve giungere a una grande terrazza erbosa, esattamente sotto il grande tetto finale. La via supera il pilastro di sx del tetto.
L5-Portarsi sulla verticale del pilastro di sx. Superare dei primi gradoni facili che adducono a un risalto bianco-giallo strapiombante. Superare il risalto sullo spigolo di sx con magnifica arrampicata su ghiandoni (V), traversare quindi verso una placca giallastra compattissima, superarla sulla sx e afferrare una fessura lama ascendente da sx a dx. Seguirla tutta fin sotto a dei piccoli tetti, alla base dell’incastellatura terminale. Superare direttamente i suddetti piccoli tetti su roccia rossa (6A) uscendo alla fine delle difficoltà, in cima al triangolo. Sosta da attrezzare. Tiro di quasi 60m. In breve per gradoni portarsi all’ometto di vetta. Lunghezza spettacolare
Via aperta il 24/08/2014 da Luca BRUNATI, Luca ENRICO, Matteo ENRICO.
Roccia magnifica. La parete risultava essere ancora inviolata. La roccia è di ottima qualità, eccezionale sulle placche dove è lavoratissima. I tiri sono tutti divertenti, peccato solo che dopo il primo grande salto la parete perda un po’ di slancio e la via diventi abbastanza obbligata.
Via comunque consigliabile, soprattutto se abbinata a una delle vie della E-S-E. Ambiente solitario e molto bello, la via arriva direttamente in punta da dove si gode un panorama grandioso.
- Cartografia:
- IGC 2 - Escursionista e Monti 17