Mome (Crête de) da Nevache

Mome (Crête de) da Nevache
La gita
gondolin
3 06/01/2023
Accesso stradale
strada chiusa a Nevache
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1600
Equipaggiamento
Scialpinistica
Traccia GPX

Siamo partiti da Nevache sci ai piedi, ed abbiamo seguito la strada di fondo valle (innevata e battuta tipo pista da sci) sino agli Chalets de Lacou, per poi cominciare a risalire i pendii in direzione nord, sino ad andare a prendere il sentiero estivo GR57A (carta Fraternali), in basso abbastanza innevato e percorribile in sci. Intorno a quota 1.850 m., a causa delle numerose interruzioni della copertura nevosa sul sentiero ci carichiamo gli sci in spalla e raggiungiamo gli Chalets de Biaune a quota 2.028 m. Qui ricalziamo gli sci, e troviamo neve continua sino alla vetta della Crete de Mome. Le temperature primaverili invitano ad indugiare in cima più del solito: foto di rito, cambio di assetto, e cominciamo a scendere dritto per dritto sui ripidi pendii esposti a sud. Troviamo splendida neve primaverile trasformata per 400 m di dislivello di sciata davvero splendida, dopo di che lo spessore del manto nevoso comincia a diminuire sensibilmente, e si è costretti a sciare sulla difensiva per evitare le copiose e frequenti pietre affioranti. La discesa è comunque abbastanza filante e continua fino agli Chalets de Biaune (quota 2.028 m.), dopo i quali comincia la ricerca delle lingue di neve: i Confratelli si accingono con dedizione alla nobile arte sci-alpinistica del “ravanage”, mentre il Vostro umile scribacchino, dopo un paio di passaggi “on the rocks”, decide di rimettere gli sci sullo zaino e ridiscendere il sentiero a passo allegro (per quanto possibile con i pesanti scarponi da ski-alp freerideggianti). Una volta riguadagnati i pendii soprastanti gli Chalets de Lacou, rimetto gli sci, e con la comoda stradina insieme ai confratelli ritorniamo piuttosto celermente a Nevache.

Purtroppo la valutazione della gita risente fortemente delle condizioni della parte bassa dell’itinerario: si è costretti a 150 m. abbondanti di dislivello di portage in salita ed altrettanti in discesa, evitabili solo parzialmente con un pò di sano “ravanage”. Condizioni climatiche e di neve da aprile inoltrato nel giorno della Befana: tocca accontentarsi. Oggi in compagnia dei Confratelli Andrea l’Occitano e Luca il Libero Battitore: conclusione con lauto pranzo e consone libagioni al sempre ottimo Au Bon Coin di Nevache.

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