Saliti al Mercurin dal sentiero “normale”, sempre molto ripido e diretto, interessanti le antiche iscrizioni di cacciatori in corrispondenza del breve traverso che fa entrare nel canalone del lago del Ru. Piu’ in alto deviazione a dx e scollinamento nel vallone del lago Mercurin, che si raggiunge con qualche saliscendi. Sopra il lago si risale la pietraia sovrastante, tutto sommato solida, con qualche traccia e ometto fino a raggiungere i primi bolli rossi, all’inizio di un traverso in leggera salita sopra un primo salto roccioso. Piu’ oltre, si risale la pietraia, di blocchi abbastanza cospicui ma tutto sommato fermi, puntando al canale dove si trova l’attacco della parte rocciosa. Al di sopra bolli rossi che diventano evidenti e arrampicata sempre piuttosto facile ma che richiede attenzione. Arrivati in cresta si piega a sx restando sul versante Mercurin e dopo una cengia si risale ancora abbastanza ripidamente fino a raggiungere nuovamente la cresta, questa volta in prossimita’ della vetta. Si incontrano i bolli bianchi e rossi della normale solo una ventina di metri sotto la vetta. Discesa per la normale, ottimamente segnata e ritorno da Molera a Balme che fiacca le ultime energie rimaste.
Gran gitona in compagnia di Stefano (Bubbolo) e Germano che ringrazio per la piacevole compagnia. Peccato per le nebbie, peraltro non insolite in questi paraggi, che ci precludono la vista. Salita in complesso interessante e piu’ impegnativa della normale da Molera.