Gran caldo già alla diga di Teleccio con nubi alte e vento in quota. Dall’estremità orientale del piano d’Agnelere ho seguito canali nevosi e rocce rotte lungo una linea che portava ad un evidente colle, che però era quello sbagliato! Dovevo rimanere o traversare ad un certo punto a sx per giungere al colle Money, invece mi sono trovato su un intaglio della cresta sud-ovest del Gran San Pietro.
Da qui sono disceso lugo un pendio di neve sui 40° con neve molto sfondosa. Con un corto tratto di misto accedo al ghiacciaio di Money, quindi traverso verso il colle di Money e poi alla base della nord. Terminale superata senza problemi, neve molto sfondosa, rigola centrale pronunciata ma facilmente traversabile, pendenza pendio 45°. Nella parte alta sono rimasto un pò più a destra con tratti di misto.
Discesa su neve marcia, l’accesso al ghiacciaio di Roccia Viva è un pò problematico perchè quest’ultimo è separato dalla parete sud-ovest da una ripida fascia di rocce rotte e malferme. Io mi sono tenuto abbastanza a sx, forse, con un’analisi visiva più attenta, verso il Becco della Pazienza si trova un posto migliore dove scendere. Discesa lungo il canale della Bocchetta del Monte Nero sulla solita neve marcia alternata a tratti quasi ghiacciati, ma alla fine mi sono divertito!
In solitaria, 3 ore per giungere all’intaglio, 1 ora e 45 da qui alla vetta e 3 ore di discesa per arrivare alla diga.