Monfandì da Fondo

Abbiamo fatto un giro ad anello salendo per l’itinerario descritto e ritornando per la bocchetta della Furce, per poi scendere ai laghi e costeggiando il corso d’acqua fino alla cascata di Fondo.
L’itinerario di salita si snoda lungo una valle davvero molto bella e selvaggia che si apre, dopo una lunga prima fase di avvicinamento, su panorami molto belli sulla pianura eporediese.
Il sentiero è bollato in maniera molto evidente e continua e porta senza problemi fino alla vetta.
In questa variante segnalo che il sentiero di ritorno descritto sopra non presenta una bollatura altrettanto in buono stato ed è molto meno panoramico dai laghi in giù.
La gita non presenta particolari asperità tecniche, se non l’ultimo troncone di sentiero che sale alla vetta dall’alpe Pra, che si sviluppa su roccia con pendenze notevoli (sempre tranquillamente camminabile ma meno confortevole). In punta abbiamo anche percorso tutta la cresta del Monfandì, molto carina e poco impegnativa, ma a tratti leggermente esposta.
Sicuramente l’insidia più grossa è la lunghezza della gita, in questa variante superiore ai 20 km x 2100 d+, senza punti d’appoggio.
Segnalo anche pochissima copertura telefonica.