Parcheggiata l’auto sul piazzale della chiesa, salire la via pedonale che inizia a sinistra della chiesa e risale la borgata e termina su strada asfaltata; prima del suo termine deviare a destra davanti ad una casa poi a sinistra e si esce sui prati.
Seguire il sentiero in salita che sfiora un tornante stradale e continua a salire sotto un rado bosco dove si incontra freccia lignea su albero. Il sentiero risale i prati al limite del bosco e giunge al primo ponte sul torrente Arlens (Pont dla Goi), sale la sponda opposta, passa a fianco di un pilone votivo e giunge ad un secondo ponte sempre sul torrente Arlens (Pont die Torne), risale per prato il lato opposto passando leggermente a valle delle baite diroccate di Arlens Inferiori e si sposta verso il canale del torrente aggirando il promontorio soprastante e con alcune giravolte lo rimonta.
Segue un lungo traversone in leggera salita che raggiunge le baite d’Arlens Superiori m. 1786. Abbassarsi nel piano iniziare a risalirlo sul lato sinistro, giunti nei pressi del piccolo rio, che scende dalle pendici sud-est delle Cime delle Chiose; sul pendio a sinistra del rio, ha inizio il sentiero che sale al Colle della Buffa, targa lignea “Col d’Arlens e Buffa” su una roccia.
Giunti alla spalla, quota 2300 circa (ometto in pietra), abbandonare la traccia in salita ed iniziare un traverso in leggera discesa verso destra, su una traccia di sentiero che attraversa sotto la parete sud di Cima d’Arlens; percorrerla giungendo sotto il colle d’Arlens; non salire al colle ma continuare nello stesso senso di marcia su pietraie e morene in direzione del colle compreso fra la punta S-SO del Monfandì (Parej del Magnin) ed il Monte Goiassa, passando prima al lago quota 2427 e dopo ai laghi nuovi di Arlens .
Giunti ai bordi della conca glaciale del lago grande d’Arlens, iniziare a salire a sinistra e poi deviando a destra puntando alla massima depressione della cresta sommitale; raggiuntola breve “passeggiata per cresta” alla Parej del Magnin a destra, ritorno alla depressione e continuare fino alla croce della vetta del Monfandì.
Discesa per lo stesso itinerario di salita.
N.B. E’ possibile percorrere una variante in salita, raccomandabile però solo ad “amatori di percorsi particolari”.
La variante consiste nel superare la barriera rocciosa che chiude il fondo del piano d’Arlens e con salita diretta ad intercettare il sentiero sotto la parete di Cima D’Arlens. dal bivio del sentiero che sale al Colle della Buffa, attraversare il rio e con un traverso in salita puntando all’angolo destro alto del pendio erboso sotto la barriera.
Giunto ai piedi di alcune placche scure e bagnate, a destra inizia una traccia di sentiero che risale un breve canalino , piega a destra e si infila fra le drose e taglia con percorso pianeggiante la barriera rocciosa (esposto), risale a sinistra sopra il dosso erboso-boschivo posto sopra il torrente da un lato ed il piano dall’altro. Salire il pendio con un leggero traverso in salita verso destra puntando alla base della parete rocciosa di Cima D’Arlens dove si intercetta il sentiero per il Colle d’Arlens, della via normale. (Essendo questo percorso più diretto, dovrebbe ridurre di circa mezz’ora il tempo di salita)
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valchiusella
- Bibliografia:
- CAI-TCI Emilius Rosa dei Banchi