"Terzo Mondo" è l'ultima scoperta sul Monte San Primo, dopo "L'altro Mondo" e "L'Abisso dei Mondi", sicuramente correlate fra loro. Se tale correlazione fosse provata e addirittura fosse possibile una giunzione con il sottostante sistema del pian del Tivano, "Fornitori - Stoppani - Tacchi", si avrebbe un potenziale di 1000 metri di profondità e quasi un centinaio di chilometri di grotte.
Avvicinamento
Da Erba a Canzo, proseguendo poi per Magreglio. Continuare verso il "Parco Monte San Primo" e le indicazioni per il rifugio Martina. Lasciata l'auto, si prosegue a piedi fino al rifugio - ristoro. Poco oltre si trovano le indicazioni per la vetta del San Primo. Il sentiero sale prima nel prato e poi segue il ripido crinale. A quota 1550 il bosco si fa rado, e verso quota 1600 metri si trova, circa 30 metri alla nostra sinistra (faccia a monte), l'ingresso della grotta, caratterizzato da un grosso scavo e da un telo di protezione.
Descrizione
Ad uno stretto ingresso piuttosto fangoso fa subito seguito un ambiente vasto, con due ampie gallerie, rivolte una a est e l’altra a ovest. Quest’ultima da accesso ad una serie di pozzi sempre più profondi e ad androni di crollo dove occorre disarrampicare. Acqua sempre presente, e pericolosa in caso di piena. Tali ambienti ci accompagnano fino alla profondità di 300 metri, dove parte una bella galleria fossile concrezionata che conduce al fondo attuale della grotta, caratterizzato da un salone di proporzioni gigantesche, “Susan Boyler”, alto 80 metri e largo oltre 100.
Esiste la possibilità di effettuare la traversata uscendo dal lato opposto della montagna, se si conosce a sufficienza la grotta. Le traiettorie non sono comunque complesse.
Materiale completo per progressione su corda.
Ultima revisione 28/12/2022
Autori:
cheko66