La gita
marco-e-manu
24/08/2011
Solo una lingua di neve da attraversare per arrivare all’attacco, non di semplice individuazione se non si conosce e se si parte al buio. La salita si può percorrere tutta di conserva, ben segnata alla partenza, si perde dopo le cengie(benedetti gli ometti in pietra).Solo rare volte sul filo di cresta. In discesa prestare attenzione in caso di affollamento a non fare cadere sassi e a non farsi colpire.
Con Gabriele. Un complimento va ai gestori del rifugio per ospitalità e gentilezza.