Partiti da pian del re dove abbiamo campeggiato.
Messo i ramponi per raggiungere l’attacco. La prima parte della cresta è poco più che un sentiro tra le rocce, con tratti esposti, poi le difficoltà aumentano.
Si alterna roccia buona a sfasciumi/pietre instabili. Non ci sono particolari rischi di scariche spontanee, ma solo in funzione di chi ti precede.
Da metà via, tra leggera pioggerellina/grandine e nuvole che ci avvolgevano, la roccia si è fatta scivolosa e abbiamo quindi fatto qualche tiro nei tratti più incasinati.
In generale la via non è difficile, ma ci sono tratti abbastanza impegnativi forse superiori all’AD (rocce bagnate a parte), sempre che non fossimo fuori via …
Essendo un po in ritardo sulla tabella di marcia abbiamo preso la via della lepre a q.3600, traverso un po delicato con pericolo di scariche e qualche tratto su neve ma non abbiamo messo i ramponi.
Peccato per la compagnia delle nuvole, ma temevamo molto peggio dopo i primi timidi cenni di grandine …