Monviso Parete Sud e Canale Barracco

Monviso Parete Sud e Canale Barracco
La gita
chia82
5 25/04/2016
Accesso stradale
ok
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa
Quota neve m
2000

Ci sono Montagne che ti porti dentro. Ci sono Montagne che sono calamite di emozioni, che con un solo sguardo ti portano via nei mondo dei sogni, dei ricordi e ti rapiscono. Le emozioni provate lassù ti scalderanno per sempre il cuore. Ci sono Montagne cosi, che ti lasciano qualcosa in più, qualcosa che non puoi spiegare… Il Monviso è cosi. Vuoi perchè è la prima montagna che abbiamo visto fin da piccoli, vuoi perchè è visibile dappertutto e in tutti i suoi versanti, vuoi perchè è una piramide che qualsiasi bambino ti sà disegnare, vuoi perchè è l’unica a dominare la pianura…vuoi perchè è cosi rocciosa che penseresti che non si può sciare, ed invece….puoi.

Calzare gli sci da lassù, dalla croce di vetta è un emozione indescrivibile, ma che ogni volta che ci ripenserai ti farà ribattere il cuore quasi come essere di nuovo lassù.
Per me questa è stata un’ incredibile stupenda ripetizione, ho accompagnato con piacere Marco che sognava questa discesa da tantissimo e il suo entusiasmo mi ha fatto viverla quasi come se fosse la prima volta, con grande emozione e occhi di stupore.
Le condizioni che abbiamo trovato sono state spettacolari: pazzescamente perfette. Meteo laser, terso e limpido. Neve godibilissima, una spannetta di neve fresca su fondo duro, regolare, liscio e uniforme su tutta la parete.
Il forte vento della notte ci ha fatto desistere e rimandare l’orario della partenza più volte, tanto da farci abbandonare l’idea della Sud, ma finalmente al mattino ha mollato e siamo partiti ad un orario indecente da veri dormiglioni, con l’intenzione di “andare solo a vedere”… Con buon ritmo, battendo faticosamente traccia, passando dal Barracco, in poco più di 4 ore dal Rif. Quintino siamo in vetta!! (Marco grande tracciatore, io un po’ stanchina reduce dal carico di allenamenti di ciclismo, ma ho tenuto duro)
Sbucare in cresta in vista della croce è forse il momento più bello…si respira la Pace.
In vetta il vento era irresistibile, il tempo di preparare l’attrezzatura e via….sci ai piedi nella Luce della Sud al riparo dal vento.
L’esposizione è sempre massima per l’intera parete, i passaggi sono molto aerei. Non concede errori nè disattenzioni.
La parete, rispetto al 2013 quando l’avevo percorsa la prima volta, è più magra ed ingaggiosa ma i passaggi sono tutti buoni. Affiorano qua è là pietre a cui bisogna prestare molta attenzione. I fornelli sono pieni ma in sci per pochissimo non si passa (una tavola invece passerebbe meglio) qui è stato l’unico breve tratto dove abbiamo tolto gli sci.
Ambiente sempre grandioso, parete articolata dove occorre collegare sellette, passaggini tra le rocce, canaletti, lenzuolini bianchi tra le aguzze rocce rosse…sempre pendenze ripide e esposizione al top!
Al termine della parete abbiamo risalito il Colletto Barracco e scesi nel canale NE che si presentava con neve a tratti crostosa e a tratti dura soprattutto nella parte intermedia e con presenza di accumuli dubbi (già avvistati in salita) sul lato destro che ci hanno costretto a sciare sulle contropendenze sul lato sinistro con molta cautela.
Poi relax… fino a quota 1900…. si conclude con un po di portage fino a pian del Re.
Giornata indimenticabile!

Con Marco, grande compagno di questo stupendo viaggio!

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