Salita in compagnia della mia compagna Valentina e due nostri amici. Era la prima volta al Monviso per tutti. Prima di salire abbiamo letto diverse recensioni e chiesto molte informazioni. Chi dice che salire il Monviso è facile e banale dice una sciocchezza e rischia di far mettere le persone in difficoltà. Non è una salita da sottovalutare. È una salita lunga, in alcuni punti esposta. Per farla in sicurezza bisogna essere allenati a camminare in montagna e avere una certa dimestichezza con la roccia. È una salita da fare assolutamente col bel tempo perché in caso di pioggia / nebbia nel tratto alpinistico sono cavoli.
Segnalo i seguenti punti chiave:
– Ferrata delle Sagnette: in alcuni tratti è esposta, noi abbiamo usato imbrago e fettucce.
– Dopo il Bivacco Andreotti iniziano le difficoltà alpinistiche. Il piccolo nevaio lo abbiamo superato senza ramponi ma ci vuole attenzione al mattino perchè è ghiacciato. Da lì in su la salita non è banale, ci sono alcuni tratti esposti dove bisogna salire usando le mani ed è vietato cadere. Noi avevamo dietro una corda da 25mt ed io e la mia compagna l’abbiamo usata per superare in sicurezza alcuni punti (e anche per aiutare un escursionista in difficoltà durante la salita). I nostri due amici sono saliti senza corda ma ci vuole una certa dimestichezza con la roccia.
– Discesa dalla vetta al bivacco più delicata della salita. In alcuni punti ci siamo aiutati con la corda (anche per velocizzare).
La salita tra andata e ritorno è davvero lunga ma la varietà del percorso e i saliscendi la rendono piacevole e mai noiosa. Noi ci abbiamo messo molto di più del previsto perché c’erano tante persone sulla via e si sono create delle lunghe code nei passaggi più delicati.
Nel complesso è stata una giornata bellissima ed arrivare in vetta al “Re di Pietra” è stata una grande emozione!