Si parcheggia lungo la strada per Vinca (sovrastata dalla Sud del Pizzo d’Uccello).
Si lascia l’ auto in prossimità di un ponte in legno e si segue la strada carrareccia per circa 500 mt. Dove la strada si trasforma in sentiero, scendere a destra in prossimita’ di un muro a secco (ometto) e attraversare il greto del fiume.
Per tracce di sentiero si entra nel bosco e dopo pochi metri in salita in corrispondenza di un filo di ferro teso a mezz’aria segnalato da nastrini colorati piegare decisamente a sinistra. La traccia risale il bosco a tratti molto ripido e franoso in direzione dell’evidentissimo diedro-camino.
Una corda fissa molto “inverdita” facilita la risalita dei primi metri dello zoccolo fino all’attacco vero e proprio della via. Un nastrino verde da bagagli d’aereo segnala l’inizio delle ostilità.
L1 Diedro aperto e liscio, alcune balze orizzontali, chiodatura lunga ma integrabile, 6b;
L1 bis salendo il primo tiro della richiodata Jungland, 6a;
L2 Bellissimo diedro, arrotondato, polveroso e friabile, 4 spit in 35 metri, possibile integrare con BD 4, oppure correre veloci e senza esitazioni, 6b;
L3 Cambia la conformazione della roccia. Muro aggettante, tipica conformazione della zona a tacche orizzontali, spesso poco accennate. Crux obbligato di 7a, poi leggermente più facile fino alla sosta ma chiodatura rarefatta, 7a;
L4 Lunghezza più semplice ma su roccia peggiore. Un solo passo obbligato di 7a per faggiungere la sosta;
L5 Non percorso, non trovato. Dice sia a sinistra su di una colata nera, ma non si vede la prima protezione. Viene dato 7b con chiodatura rasicurante, corto, la parete finisce.
Discesa, rapida in doppie lungo l’itinerario di salita