- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa compatta
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Il Chisone al momento si riesce ancora a guadare ma è abbastanza al limite, tante tracce di salita più o meno gelate con intorno prevalentemente crosta sfondosa in basso, difatti spesso sono uscito per avere un po’ di grip, poi trovata una che era più recente l’ho seguita fino a poco prima dell’arrivo smeraldo. Tagliato verso Belotte battendo in 10/15 cm di farina che ha resistito più che bene al vento. Salito diretto il pendio finale che era tracciato ma lisciato dal vento (ottimo grip comunque).
Discesa inizialmente su farina compatta e compressa tra ondine da vento sparse qua e là poi inizia quasi subito la farina ben sciabile che si riesce a trovare fino al fondo della discesa scegliendo bene esposizioni e zone poco tracciate. Io sono sceso nella valletta tra Belotte e Smeraldo poi mi sono tenuto a dx dello ski-lift scendendo entrando nel boschetto e ci sono rimasto fino ad arrivare sulla pista di fondo. Bisogna poi risalire 100/150 metri lineari ma ne vale la pena, sotto la seggiovia sarebbe stata una sciata terribile in crosta!
Niente vento, appena un po’ di aria in cima. Scendendo in auto si vedevano forti raffiche sul Monte Pelvo e sullo spartiacque tra Chisone e Germanasca. Ancora ampi spazi nonostante il grande affollamento di questi giorni, oggi da solo pre lavoro.