I Problemi maggiori si concentrano nella salita del Pizzo Moro dal Passo di Valtendra e nella successiva discesa dalla cima alla Scatta d’Orogna; in questa parte non esistono tracce di sentiero o segnalazioni con ometti o colori b/r che aiutino a inquadrare alcuni passaggi obbligati in caso di scarsa visibilità.
Dal piazzale della vecchia cabinovia Goglio-Devero, intercalando tratti segnalati di sentiero a strada consortile, portarsi al soprastante Alpe Chiovenda quindi, facendo attenzione a una parte di percorso non evidente, inoltrarsi in direzione della Val Bondolero rinvenendo più avanti la bella traccia del sentiero degli “squettar” (scoiattoli). Attraversare il Torrente Bondolero (guado) al Pian di Rio Secco, e seguire la grande mulattiera che sale da Esigo oltrepassando nuovamente al suo termine il T. Bondolero per proseguire con il sentiero per Passo di Valtendra.
Il percorso passa in progressione gli alpeggi di Case di Sotto (mt 1804), di Sopra (mt 1850) e l’Alpe Bondolero (mt 1903) oltre il quale si aprono vasti pianori che conducono alla sella del Passo di Valtendra, importante collegamento tra Veglia e Devero.
Il Pizzo Moro, inconfondibile svettante corno roccioso, si raggiunge direttamente dal Passo di Valtendra (mt 2431) per la cresta Sud aggirando alla base, sul versante Veglia, alcuni verticali salti rocciosi per riprendere più sopra il filo, poggiando eventualmente sul lato E nei tratti più difficili.
Il panorama è d’eccezione, essendo questa montagna in posizione baricentrica tra Veglia e Devero. L’Helsenhorn, il Leone, Rebbio, Mottiscia e Cervandone e ancora molte altre cime si stagliano a circondare quest’ardito corno solitario.
La discesa si compie verso il Passo elle Caldaie; affrontando alcuni semplici passaggi obbligati, si ritorna al pianoro alla base della vetta e restando sulla cresta a dx del canale si scende sotto le rocce della parete Est, dove è posto anche un grosso ometto a indicare il punto migliore per traversare alcune cenge che collegano alla cresta N.
Grossi blocchi richiedono anche qualche passo d’arrampicata, ma nulla di complicato.
Più insidiosa, specialmente con fondo bagnato, è invece la “scivolosa” discesa sui ripidi pascoli che collegano il Passo delle Caldaie al sottostante sentiero che unisce il Passo di Valtendra alla Scatta d’Orogna (mt 2461). Raggiunto il sentiero e la Scatta d’Orogna, per suggellare questo percorso ad anello Goglio-Val Bondolero-Devero-Goglio, si può continuare lungo la tondeggiante cresta che dal Passo prosegue fino al Monte Cazzola, la cima sciistica del Devero, superando alcune vette nominate (Orogna, Creggio) e alcune solo quotate.
Ai piedi del Monte Cazzola, dal Passo Buscagna O (cartello), si può scendere direttamente in Val Bondolero e riprendere la traccia dell’andata all’Alpe Case di Sotto e ripeterne il tragitto fino a Goglio, oppure, per completare il circuito, raggiungere il Cazzola per terminare con il percorso classico ben segnalato Alpe Misanco-Devero-Forcola-Goglio.
- Cartografia:
- Guida CAI-TCI Alpi Lepontine
- Bibliografia:
- Kompass Domodossola