Prima volta che arrampico in zona Briancon e non posso far altro che restare affascinato dalla bellezza del paesaggio e della roccia! La via di per sè è sicuramente bella, ma in alcuni tratti la roccia è un po’ delicata (ultimi tiri dopo la cengia e lama vuota del primo tiro, necessaria per superare la difficile placca iniziale).
I gradi sono alquanto stretti rispetto a numerose altre vie del Briançonnais (riporto quanto mi è stato riferito dal socio, dato che non ho ancora termini di paragone qui in zona), e personalmente li ho trovati un po’ stretti in generale, ma forse perchè devo ancora prendere confidenza con questo tipo di roccia. Vi sono numerosi passi di 6b (e forse 6b+) non azzerabili; inoltre il tiro chiave non è proprio facile da azzerare (non si passa da uno spit all’altro stando nell’obbligato dichiarato, se non staffando su qualche cordino). In generale credo quindi che sia più verosimile l’obbligato proposto nella relazione di Superti riportata su PlanetMountain: 6b+/A1.
Particolarmente ostici mi sono sembrati L1 (partenza a freddo e passi obbligati che richiedono decisione), L3 (non molla mai) ed L5 (per evidenti motivi).
Il nome della via è scritto alla base (scritta con gessetto rosso) e “picchiettato” sulla roccia poco sotto al primo spit.
Forse sarebbe stato meglio essere “battezzati” su qualche via più abbordabile, però resta il ricordo di una gran bella gita in ottima compagnia. Un grazie ad Andrea, che mi ha permesso di godermi la gita accollandosi i tiri dispari, e a Diego e Michele, che hanno percorso la vicina Moulinsard: una bellissima giornata a ridere e scherzare, con tutta la parete per noi!