- Accesso stradale
- Strade perfette aperto il col dell'Autaret
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Un viaggio nella notte, ma che della notte non aveva sembianza. Una bella luna piena agevolava, e al tempo stesso confortava il salire non poco. Neve continua dall’Alp de Lauzet in poi. Il portage quindi per adesso sta ancora nella mezz’ora. Il timore di trovare tutta una pappetta nel canale, visto che prende subito il sole, era del tutto infondato. I forti e gelidi venti (a queste altezze mai una sorpresa), messisi a soffiare decisi un po’ da tutti i quadranti, han fatto si’ come se il sole non ci fosse, incapace di intaccare anche minimamente un suolo rimasto pietrificato ( e’ sottinteso quello nevoso) tutto il tempo. Una partenza meno mattutina di quella intrapresa attorno alle 4 a.m., ipotesi alle 5, ma anche alle 6, non avrebbe cambiato le cose. Tanto x fare un esempio il vallone gia’ in piena fase di discesa, si presentava ancora in ombra. Una gita mordi e fuggi, che per il compimento della quale, ho sacrificato praticamente una notte intera. Per cui non deve stupire piu’ di tanto, se alla fine si riesce ad arrivare a casa per pranzo il giorno stesso, considerando il viaggio oltralpe non proprio breve (sono 260 km a/r da Torino) piu’ la gita tutt’altro che corta e facile. Incrociati tre skialp francesi alla base del canale che dovevano ancora salire in vetta.