Un capolavoro! Tiri sempre belli ed impegnativi, specie il tiro chiave che richiede un’ottima capacità di “lettura” del granito.
Segnalo due cose
1) In questa stagione il sentiero di accesso è completamente invaso dall’erba alta, per beccarlo sconsiglio di percorrere il tetto dell’edificio fino all’ometto poichè ci si perde, piuttosto risalire la strada creata dall’escavatore fino quasi al termine, dopodichè salire sulla sponda sinistra fino a reperirne la traccia, da qui in poi, seppur nascosto dalla vegetazione, il sentiero è abbastanza intuibile
2) Nonostante ci sia scritto che la via è protetta a chiodi, per molti tiri non è affatto così, per esempio il primo ed il terzo tiro sono completamente schiodati, bisogna dunque sapersi fidare molto delle proprie protezioni