Note
Storico
É una via Lunga, indicativamente 2hr l’approccio, 9-13hr la via, 1.5hr le doppie, 2.5 il ritorno. C’é acqua sul sentiero d’approccio, ma due litri di acqua sulla via in una giornata di sole vanno comodamente.
Corde doppie da 60, friends dal BD#00 AL #4, con qualche doppio delle misure intermedie se disponibili (non indispensabili date le soste a spit). set di dadi, 14 rinvii allungabili.
Fate attenzione alle cordate sulla Kain, che ad un certo punto dovranno fare una doppia per calarsi al traverso dove le due vie si congiungono. caduta sassi molto probabile.
Avvicinamento
Corde doppie da 60, friends dal BD#00 AL #4, con qualche doppio delle misure intermedie se disponibili (non indispensabili date le soste a spit). set di dadi, 14 rinvii allungabili.
Fate attenzione alle cordate sulla Kain, che ad un certo punto dovranno fare una doppia per calarsi al traverso dove le due vie si congiungono. caduta sassi molto probabile.
Percorrere il sentiero per Edith pass per 5/6 km fino a giungere alla base di vaste placche inclinate. Attaccare in corrispondenza di un grosso diedro (gmoser corner) che conduce ai due terzi superiori della via.
Descrizione
- L’attacco della via è indicato con uno spit da utilizzare per chi fa sicura, quasi direttamente in linea verticale con il facilmente riconoscibile diedro del quinto tiro, per arrivarci bisogna fare un facile traverso di una quindicina di metri da sinistra verso destra;
- Sono state integrate soste a spit per tutta la lunghezza della Gmoser (8 tiri), la ritirata è possibile da qualsiasi punto con corde doppie da 60m. al nono tiro ci si congiunge alla Kain Route e una volta fatto il traverso una ritirata diventerebbe più problematica;
- I primi 3 tiri sono su roccia ottima, ma difficile da proteggere;
- Il quinto tiro é il passaggio chiave della via, inizialmente gradata 5.7 (anni ’60), poi rivalutata 5.8, e ultimamente considerata 5.9 sulle guide. c’é anche chi dice che potrebbe essere un 5.10a. io personalmente la valuterei come un 5.9 duro, ma se in futuro la valuteranno come 5.10a non avrei niente da ridire. questo perché i primi passaggi del diedro hanno degli appigli che negli anni sono diventati belli lisci, ed é difficile avere una bella trazione con i piedi. BD #3 e #4 tornano utili;
- Una volta raggiunta, anche la Kain Route ha qualche sosta a spit, per esempio il nono tiro (Lunchtime Ledge), e il decimo tiro. per i tiri 11-12-13 ho attrezzato soste trad seguendo una dorsale fino alla grande cengia che delimita il muro sommitale da dove parte la Perren Crack;
- La Perren Crack ha una sosta spit alla sua base, e un’altra piú o meno 20 metri più in alto a sinistra della fessura. più o meno una quarantina di metri sopra quest’ultima sosta e una volta lasciata la fessura alle spalle ci sono due vecchi chiodi per fare una sosta con possibilità di integrarla con friends e dadi. da quí é terreno facile fino alla cima, dove si trova un registro di vetta e una piccola croce di metallo. inizialmente valutata 5.7 (anni 60) La Perren Crack é attualmente valutata 5.8, e come parare personale é un 5.8 duro ma su roccia eccellente. Sará anche che a questo punto avanzato della via, si potrebbe essere abbastanza stanchi.
la prima volta l’ho arrampicata con corda singola ed ho avuto problemi dato il zig zag delle protezioni disponibili. sicuramente consiglio le corde doppie.
Conrad Kain era salito dal grande camino a sinistra della fessura, ma sarebbe un peccato finire la via cosí evitando un gran bel tiro. Assicuratevi di allungare bene i rinvii nella Perren Crack, perché per restare sulla linea più facile ci si deve spostare di continuo a destra e a sinistra. lungo questo tiro si trovano diversi chiodi e anche qualche spit. - Le doppie partono in un canale a sud-ovest della vetta e sono attrezzate ogni 30m, ed il passaggio chiave é dopo la quinta sosta di calata, una volta raggiunta la cengia alla base del canale appena disceso. da quí bisogna risalire un caminetto a sinistra della cengia (si intende sinistra mentre affacciati alla roccia, climbers left) una volta raggiunta la forcelletta si troverá facilmente la sosta. altre 5 doppie da 30 metri vi riporteranno alla base della montagna. con le corde doppie da 60m io ho fatto un totale di 6 doppie.
Mt Louis e' forse l'itinerario alpinistico piu' interessante nella area di Banff (Alberta, Canada). Fu scalato per la prima volta dalla guida austriaca Kain e clienti nel 1916 e rappresento' all'epoca una scalata di riferimento in Nord America con passaggi fino al IV+.
La via gmoser invece fu scalata da Hans Gmoser nel 1956. Gmoser era una guida svizzera, ed fu uno dei fondatori del ACMG Association of canadian mountain guides in Canmore. Lo stesso Gmoser scalo' altre vie classiche in zona come la via direttissima in Yamnuska ed altre nelle bagaboos. Mentre arrampicate immaginate il vecchio Conrad Kain che nel 1916 ha raggiunto la vetta e ha invertito il senso di marcia e fatto down climbing fino alla base. il tutto fatto in giornata.
La via gmoser invece fu scalata da Hans Gmoser nel 1956. Gmoser era una guida svizzera, ed fu uno dei fondatori del ACMG Association of canadian mountain guides in Canmore. Lo stesso Gmoser scalo' altre vie classiche in zona come la via direttissima in Yamnuska ed altre nelle bagaboos. Mentre arrampicate immaginate il vecchio Conrad Kain che nel 1916 ha raggiunto la vetta e ha invertito il senso di marcia e fatto down climbing fino alla base. il tutto fatto in giornata.
- Bibliografia:
- Selected climbs in the canadian rockies