Il giro si presta a numerose varianti e deviazioni (rif. e colle Gardetta, colle d'Ancoccia).
La discesa non è mai troppo difficile, ma riserva diversi passaggi tecnici di un certo impegno
Lasciato il parcheggio si prende la strada asfaltata che sale a destra, indicazioni per Canosio e Preit, con pendenza moderata salvo qualche strappetto. La strada supera le due borgate e, ignorando i vari bivi, continua a salire aumentando un po’ le pendenze; con un ultimo lungo traverso che taglia la base del bel canale nordest del Cassorso con pendenza decisa e costante si perviene al colle del Preit (2050 m, 11 km), dove termina l’asfalto. Si imbocca la strada sterrata di destra con indicazioni per il rif. Gardetta; dopo un primo strappo la pendenza diminuisce e copiando qualche tornante si giunge in leggera discesa al bivio per il rifugio; si ignora il bivio e si prosegue in dolce salita sull’ “autostrada” della Gardetta che compie il lungo giro dell’altipiano, con falsopiani, leggere salite e discese, toccando i colli Salsas Blancias, Cologna, Margherina, sino a giungere al Col Bandia. Da qui, ignorando i bivi che scendono verso gias Piconera e nel vallone della Madonna, si prosegue per breve tratto in direzione del colle Fauniera/Valcavera e si imbocca la sterrata a sinistra che porta al colle del Mulo 2527 m, per l’ultima parte di salita; in questo ultimo tratto il fondo peggiora notevolmente, ma date le pendenze non eccessive risulta sempre ciclabile. Giunti al colle in pochi minuti si ha una bellissima vista sul vallone d’Esischie e si inizia a pregustare la bella serpentina che scende.
Dal colle si vede bene ancora qualche resto della strada militare mai completata, della quale emergono ancora alcuni tornati e muri a secco di sostegno, una cosa costruita prima dell’abbandono del progetto.
Ma meglio così, perché il sentiero che parte dal colle è molto divertente e con una serie di bei tornantini (S2, qualche passo S3) fa perdere quota ed in breve tempo ci si trova ad incrociare un paio di volte la strada sterrata e con untimo breve tratto di essa, superando il gias Maro, si incrocia la strada asfaltata che collega Marmora con il colle d’Esischie. Si percorre per breve tratto l’asfalto, in discesa, che si abbandona presto, prestando molta attenzione alle tacche gialle del “percorso occitano” e bianco rosse del gta (che già dal colle han fatto compagnia; attenzione a non confonderle con le tacche arancioni della gara podistica, che a volte si discostano dal nostro percorso) che ci permettono di percorrere un sentiero molto divertente che inizialmente affianca il lago Resile (attenzione ai pedoni in questo primo tratto) poi, incrociando qualche volta la rotabile asfaltata, permette di giungere a Tolosano e di qui nuovamente Vernetti senza quasi toccare bitume; il sentiero, sempre segnato di giallo e di bianco-rosso, salvo qualche singolo passaggio S3 non è mai troppo difficile, permette di godere di una divertente discesa fin quasi alla macchina.
- Cartografia:
- IGC 1:50.000 valli Maira, Grana e Stura, 1:25.000 Comunità montana Valle Maira
- Bibliografia:
- Richard Serraglia - Laura Rocchia