Cfr sezione Scialpinismo, Annibale. 2/300m dopo l’ultima costruzione delle Caparnie obliquare a dx raggiungendo un’evidente sella tondeggiante a dx di una puntina. Da qui virare a dx e salire più o meno diritti il pendio nevoso (primissimo tratto 40°) poi 35° (F+/PD-), poi nella seconda metà (con qualche roccetta) la pendenza aumenta fino a superare i 40° (PD). Sbucati in cresta girare a sx ed in un paio di minuti in vetta. Sono circa 350m di estetico dislivello. L’itinerario passa circa 50m a sx degli alberi e 50m a dx dell’inizio delle balze rocciose della parete N (comunque incombre sopra un primo salto di rocce), quindi poco a dx dell’itinerario di discesa in sci segnato in rosso (quotazione OS+) sulla foto di Annibale. Dalla vetta scendere per la facile ed elegante cresta E, da qui un paio di valloncelli conducono al lago della Duchessa e poi agli stazzi, chiudendo il bell’anello. Volendo si può proseguire per facile crestone raggiungendo in breve la Cimata di Macchia triste (2090m) che incombe sul Vallone di Teve e sui bei pendii immacolati del Sèvice e del Velino. Ambiente appartato ed entusiasmante. Da rivedere l’impressionante parete S del Murolungo, salendo per il vallone di Teve.
- Cartografia:
- Monte Velino
- Bibliografia:
- A. Osti Guerrazzi - I 2000 dell'Appennino