Attrezzatura necessaria:12 rinvii.5-6 fettucce di cui 2 lunghe. L’ideale sarebbe di avere 2 mezze corde da 40 m.
E’ una via che percorre un crestone con origine nei pressi del letto del torrente Corsagliae che saleper più di duecento metri, con due imponenti torrioni e altrestrutture minori.
Aperta in cinque comode ratetrimestrali: la prima in una giornata di pioggia e sole,con VittorinoBonelli e Giorgio Curti, i quali poi si sono abilmente eclissati per i successivi lavori, quando la via diventava interessante...
Continuata in una fredda e nebbiosa giornata autunnale con (S)-
Valerio Benedetto, e poi in un solare pomeriggio invernale con Andrea Biasotti. Quasi finita nella successiva primavera(2014) con EliaMulazzano.
La botta decisiva con Mauro Costamagna,il 29 maggio 2014 in un altro pomeriggio di sole e pioggia.
Prima ripetizione integrale con Elia Mulazzano qualche giornodopo, in 6 ore contemplative
Ignorare il primo bivio per Mottoni, e proseguire. In breve si passa sotto le numerose strutture di roccia nerastra e all’apparenza poco invitanti, dell’ “Aiguille du Muttun”; poco dopo si prende a sinistra su un ponte di ferro, poco oltre il quale si trova una piacevole fontana.
Parcheggiare l’auto nella successiva curva verso destra, sufficientemente larga per far manovra.
A piedi scendere una decina di m. sulla strada e infilarsi nel bosco, tenendo per una 60 tina di m. il piano. Seguire le bande di plastica gialle e nere in salita a volte ripida e umida verso destra,obliquando in direzione delle rocce. Infine superare in discesa una specie di corso d’acqua ripido, su due tronchi bianchi.Ultimi 15-20 m. su cengetta a in salita, a sinistra.
L’attacco si trova a destra, oltre un albero secco. I primi tre tiri non sono molto interessanti, ma vanno bene a riscaldarsi.
L1 – 5° – breve tiro, spits, poi trasferimento su rampa a sinistra sino alla base del successivo risalto.S.1 su albero.
L2 – 4°-5° – pilastrino con lama a sinistra, spits, uscita con albero, sosta alla base del successivo risalto , a dx., su un albero.
L3 – 5° – breve passaggio, poi trasferimento alla base del primo torrione interessante, S. 3 su albero.
L4 – 6a+ – è il tiro più impegnativo della via: pilastro con emozionante aggiramento di uno spigolo,tratti più che verticali(una decina di spit)e infine un traversino esposto a sinistra, per arrivare all’aerea sosta 4 (2 spit)
L5 – 5+ – Segue un bel muro nero con partenza in leggero strapiombo, e poi tacchette nette e qualche buco da negoziare con attenzione.S.5 su 2 spit., comoda
L6 – segue un breve “passaggio del gatto”seguito da un breve strapiombo manigliato, 5+, 3 spit,occhio alla roccia, poi crestina e sosta su albero.
L7 – Siamo alla base del secondo gran risalto, che ci regala ancora un bel tiro, 10-11 spit, inizialmente in traverso a sin., poi dritto su placca articolata, passaggi di 5+, S.7
in punta, uno spit da integrare con fettuccia lunga su spuntone. A questo puntola via si sposta decisamente a sinistra: dalla punta del torrione ci si può buttare lungo
il canale di una ventina di metri, con 2-3 alberelli, che scende verso un sistema di cenge sul lato nord della struttura. Seguire la cengia per alcuni metri verso sinistra, sino al primo castagno posto nelle vicinanze di una placca con spit.
L8 – 4°/5° partenza vegetale in spostamento verso sinistra, poi piccolo strapiombetto e sosta ad albero su cengia (tagliare ramo fastidioso diam. 10 cm.)
L9 – 6a+ in partenza, delicato, poi salita ascendente verso destra,20 m.Sosta su spuntone+clessidra.
L10 – roccia non buona,delicata:5+ sosta su 2 clessidre in punta al torrione. A questo punto ci si sposta nuovamente verso destra camminando per una quarantina di m., prima in cresta e su placca inclinata, poi dieci m. cengia in discesa verso dx., sino alla base di un muretto nerastro con 3 spit.-
L11 – 6a/b in partenza 3 spit poi 5+,sosta su 2 spuntoni(forse è possibile saltare la sosta e unire idue tiri, ma non so ancora se tirano le corde)
L12 – 5+ fessura+ muretto,sosta su 2 spit.
L13 – 6a/6a+ di nuovo roccia un po’ delicata: occhio a non tirare troppo i2 caratteristici spuntoni appuntiti. Leggero strapiombo e poi spostamento delicato verso destra, sosta su albero.
L14 – 6° in partenza, poi 5° e 4°-di nuovo roccia bella e solida
Discesa
In punta c’è un piazzale dal quale si origina un sentiero in direzione sud-sud-est, che con un lungo e comodo giro riporta all’auto in 30 minuti.
Altrimenti si costeggiano grosso modo le rocce appena salite, buttandosi giù per canali e boschi estremi, senza dimenticare di spostarsi costantemente a destra, verso il filo della via. (questa soluzione è + indicata per chi non riesce a terminare la via).
- Cartografia:
- alpi marittime