Dal parcheggio di fondovalle (pochi posti, meglio arrivare non oltre le 8) si raggiunge il Lac de Melo in circa un’ora per ripido sentiero facilitato da catene e una scaletta nei pressi del lago. La traccia principale prosegue a destra verso il lac de Capitello sostenuto da una bastionata rocciosa, ma si prosegue dritto per pascoli seguendo bolli gialli. Per rocce montonate e tratti di densa vegetazione si sbuca alla Bocca di Soglia incrociando il GR20. Si prosegue a sinistra sul GR20 che traversa alto sul vallone percorso portandosi verso il colle Rinoso. Usciti dalla vegetazione si raggiunge un netto sperone roccioso che divide il versante Melo dal Vallone di Rinoso, per vaghe tracce di animali seguire a destra lo sperone percorrendone il filo, tratto di salita ripido e molto panoramico. Nei pressi dello spartiacque si sbuca su un ripiano ed un canalino detritico consente di portarsi in cresta,. Per facili roccette verso sinistra con splendidi scorci sui dirupi lato sud ci si porta all’ometto di vetta. La traversata diretta per cresta verso il col Rinoso ed il GR20 appare fattibile in assetto escursionistico.
Il tratto alpinistico è esclusivamente riferito alla discesa dove sotto il lago Rinoso non si incontrano tracce e ci sono tratti esposti. Si percorre lo sperone appena salito fino ad una netta breccia nei pressi del lago di Rinoso, cui si scende per un canalino e successive comode cengie. Attraversato il Gr20 si arriva al lago da cui si inizia a scendere verso valle per ripide placche rocciose che paiono lasciate da antichi ghiacciai. Alla fine delle placconate un tratto di una cinquantina di metri di dislivello costringe a disarrampicare lungo la sinistra orografica del torrente che discende dal lago. La roccia è rugosa e ricca di appigli, comunque esposizione e tratti umidi invitano all’attenzione. Un salto di un paio di metri verso la fine si evita per una cengia a sinistra, poi meglio passare il torrrente e scendere gli ultimi saltini sul meno umido lato destro. Raggiunta la fitta vegetazione si punta al ruscello principale che scende dal col Rinoso, lungo il quale scorre l’unico tratto netto e ben visibile di sentiero. Appena il sentiero inizia a scendere deciso verso il fondovalle Restonica le tracce si perdono e occorre guadare il torrente dove possibile per portarsi sulla sinistra idrografica, piccolo ometto come riferimento. Da qui il più è fatto e la traccia anche se esile rimane visibile e conduce per ripidi canalini e evitando salti rocciosi già a valle della bergerie de Melo, ormai a meno di mezzora dal parcheggio.