Accesso: dal parcheggio del Forte, per traccia di sentiero, si scende verso Portovenere fino ad una vecchia cabina elettrica. Subito dopo (circa 30m), una traccia poco visibile, direzione mare, conduce sul tetto di un vecchio rifugio per cavatori.
Da qui, prima una scaletta, poi alcune corde fisse (vecchi cavi) portano ad un ampio balcone (cima del Pilastro della Discordia): da qui si gode una vista stupenda sull’intera Parete Striata e il litorale. Ancore per cavi, si raggiunge la base della parete striata, che si percorre interamente portandosi sull’estremità sinistra (faccia alla parete).
Si può leggere il nome della via alla sua base (15′).
Discesa: per sentierino, in salita, ci si ritrova in breve al parcheggio del Forte (5′).
E’ possibile calarsi in doppia dalla via, da qualsiasi sosta.
L1. Muro verticale bello e rugoso, tacchette nette ma cosparse di terriccio molto fastidioso, 6b;
L2. Primo piccolo strapiombo in traverso, pi sempre in traverso, tecnico di placca, sino a comoda sosta, 6a+;
L3. Partenza da un diedro aperto molto ploveroso con prese rovesciate su cannellures. Poi il diedro si fa fortemente strapiombante, con tratti molto impegnativi. Uscita in A0 fittamente chiodata e molto esposta, 7a (proposto ma non percorso in libera);
L4. Muro verticale con singolo movimento duro, lancio verso netta tasca obliqua da appoggi delicati, 6c;
L5. Breve traverso
L6. Estetica linea d’uscita con piccolo risalto finale, 5c.