Gratificante gita infrasettimanale con uno spettacolare percorso ad anello che ci ha consentito di salire sulla Becca di Nana dal suo lato più impegnativo, ovvero seguendo le tracce di sentiero che si snodano dal Colle di Nana. Si parte da Mandriou (bivio mal segnalato), frazione di Antagnod, e si segue il sentiero 3, indicato per EE, che per buona parte si snoda al cospetto del Petit e del Grand Tournalin. Oltre quota 2.700 sono ancora presenti lingue di neve piuttosto profonde che rendono a tratti difficolosa l’ascensione. La visibilità è sempre stata discreta, con ripetuti passaggi di banchi di nuvole nere che però ci hanno risparmiato per tutta la giornata. Soprattutto nel ripido tratto finale in cui è spesso necessario aiutarsi con le mani per procedere in sicurezza, il fatto che non abbia piovuto è stato determinante. Per chi volesse compiere il percorso inverso oppure salire direttamente alla vetta si fa presente che la variante 3A (più diretta e più agevole) svolta sulla sinistra subito dopo l’alpeggio di quota 2.200 ed attraversa un ampio pianoro in cui è facile perdere la traccia, soprattutto in caso di scarsa visibilità. Più su invece il sentiero è ben segnalato e comunque molto evidente fino alla vetta. Incontrati un branco di stambecchi e diverse marmotte, una delle quali incredibilmente curiosa e socievole. Nessun alpinista.
Con mio papà, Bruno, sempre in forma.