Abbiamo confidato nelle previsioni e ci abbiamo azzeccato.Saliti lunedì al Remondino fra nebbia e pioggerella,saliti martedì alla Nasta in una giornata splendida su una splendida via.Qualche problema per raggiungere l’attacco causa neve durissima,io avevo un paio di ramponcini e me la sono cavata egregiamente,certo che poi bisogna portarseli nello zaino per tutta la via!Nei primi due tiri ho avuto qualche problema causa mani congelate e meno male che erano i tiri più facili.I chiodi ci sono ma sono difficili da vedere,molti cordoni alle soste è bene integrarli perchè ormai vetusti.Noi al decimo tiro abbiamo fatto una bella variante più ostica,pensiamo sia di Michelin visto che c’erano i suoi tipici bolli blu.La cresta finale che conduce in vetta non è da sottovalutare,noi per velocizzare l’abbiamo fatta in conserva protetta ma comunque “non mi passava uno spillo” come pure nella discesa dalla via normale.
Il rifugio Remondino è bello,accogliente e in una posizione incantevole,lunedì sera poi c’eravamo solo noi,io e Mario.
Erano alcuni anni che volevo spingermi da queste parti ma la distanza da Torino mi creava non pochi problemi nel trovare compagni di scalata.Finalmente sono riuscito a venirci con Mario che ringrazio moltissimo per avermi fatto da “primo” e aver sopportato questo vecchio rompiballe pieno di apprensioni forse a volte ingiustificate.
P.S. In relazione all’ennesima disgrazia in montagna voglio inserire lo stralcio finale dell’intervista fatta a Silvio Mondinelli,la trovo molto significativa soprattutto se pensata da un “re degli ottomila”:
“La montagna è per gli umili e i modesti.E chi ci va deve sempre ricordarsi che ha un cuore,un cervello e qualcuno che lo aspetta a casa.Sempre.”….Grande Gnaro!!