- Accesso stradale
- Dopo il gias delle mosche la strada peggiora , consigliata solo per macchine alte
Salita molto bella , a tratti da ricercare, su roccia per lo più ottima.
Per l’avvicinamento conviene seguire il sentiero segnato fino a quando piega decisamente a destra .
Di lì è possibile salire direttamente su pietraia o traversare orizzontalmente , segni verdi, e salire in seguito.
Del nevaio nessuna traccia , solo sfasciumi tenuti insieme da terra.
Alcuni differenze e suggerimenti rispetto alla relazione :
L4 : il cordone conviene non rinviarlo per evitare attrito eccessivo , pochi metri a dx in orizzontale è presente un chiodo.
La sosta a chiodi non l’abbiamo trovata , ce ne è una a fix.
L5 : non proseguire in orizzontale a sx salendo la paretina , probabile variante più dura , ma salire verticalmente fino reperire la vecchia sosta citata su due chiodi molto ravvicinati e cordone, da lì salire il diedro camino a lame e blocchi.
L6 : il chiodo centrale della sosta nuove ma non esce , ho dovuto ribattere anche il chiodo a dx perché muoveva anche lui.
L9 : partiti dalla sosta dopo pochi metri è presente una sosta su due chiodi che si vedono male , conviene sostare li per ridurre l’attrito e poi salire lo spigolo a dx , chiodo visibile molto in alto.
Non andare al cordone a sx.
Finita la via abbiamo proseguito in conserva fino alla croce di vetta per poi scendere dalla normale.
Prima via lunga con Alice