- Accesso stradale
- Strada asfaltata con qualche buca fino a poco oltre il Gias delle Mosche (da dove parte il sentiero per il Bozano).
Da qui si alternano tratti sterrati alcuni dei quali molto sconnessi. Si arriva con quasi qualunque tipo di macchina facendo però molta attenzione al fondo.
Si arriva con quasi qualunque macchina facendo però molto attenzione al fondo.Sentiero escursionistico (evidente e segnato con tacche bianche e rosse) fino al rifugio Remondino, da qui fino al Lago di Nasta diventa leggermente più impegnativo, soprattutto per un paio di piccoli nevaietti da attraversare (sentiero sempre evidente e segnato). Da lago al Colle della Forchetta la salita diventa per escursionisti esperti, si aggira il lago (ancora ricoperto di neve) a sinistra cercando le tracce e qualche tacca rossa nella pietraia. Nel dirigersi verso l’inizio del canalone conviene tenersi leggermente bassi per evitare il nevaio sotto la bastionata. Si sale quindi il canale facendo molta attenzione a non tirare giù pietre e arrivati al colle si gira a sinistra e continuando a seguire le tacche rosse, si attacca il pezzo “alpinistico” nel punto indicato da una freccia rossa. L’arrampicata è sempre molto facile occorre solo avere confidenza con salite di questo tipo e non soffrire i brevi tratti un po’ esposti. Si arriva quindi in cima accompagnati sempre da tacche rosse.
Sono tornato da queste parti dopo circa 12 anni, quando avevamo fatto la traversata dal Bozano al Remondino, la normale dell’Argentera e il Malinvern. Quindi un po’ di emozione ha accompagnato la salita.
Incrociati 3 gruppi e un camoscio quasi in cima alla Nasta, da dove la vista sulle cime intorno è davvero meravigliosa.
Birretta e caffè al Remondino in discesa e pediluvio finale nel ruscelletto di Pian della Casa.
Davvero una bella giornata.