Seguire la strada che s’inoltra nel vallone di Sea, fino al guado sul torrente. Sulla sinistra idrografica del vallone, si nota, poche decine di metri sopra lo zoccolo, un curioso rombo sospeso: a destra è delimitato da dei gradini rovesci che costituiscono l’artificiale precario della “Tecnosiri” (A3), a sinistra una placca risulta letteralmente sospesa nel vuoto a sovrastare la stretta gola dove d’inverno si forma la goulotte di “Vena del Naufrago”. Salire il primo zoccolo su roccia mediocre e sostare alla base della placca sinistrorsa, vicino ad arbusti. Seguire la placca sul suo fil di spigolo sinistro, in grandissima esposizione, con passaggi man mano più impegnativi, 5c 6a+ e 6b. Se si cade si finisce direttamente nel vuoto ed è giocoforza farsi calare per oltre 25 metri, oppure risalire le corde. Uscire infine sulla terrazza alberata soprastante, da cui si cala (50 metri con un tratto nel vuoto). Materiale: in posto spit rock m8 con placchette artigianali parecchio datati e chiodi.
Utili cordoni e friend medio – piccoli.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo - Fraternali editori
- Bibliografia:
- Vallone di Sea un mondo di pietra - M. Blatto