- Accesso stradale
- Ok fino a quota 1650 m
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 2000
E la Befana ci ha portato il Nebin! Sulle “tracce” di Davidalba, ho percorso questo itinerario con Enrico e Bruna, in una bellissima giornata di sole.
Ci siamo fermati con l’auto a 1460 metri, in corrispondenza dell’intermedio degli impianti da sci, ma altre vetture hanno proseguito fino a circa 1650 metri visto che la strada è completamente sgombra da neve (ci sono solo un paio di tratti con un po’ di ghiaccio, ma facilmente superabili).
Quindi partenza sui prati con racchette sullo zaino, ed è così fino al rifugio Meire Garneri; lì cominciano le chiazze di neve, e tagliamo la strada su ripidi pendii per reperirla nuovamente a quota 2000 metri. Da qui la copertura nevosa è continua, ma saliamo fino al Colle di Sampeyre con scarponi visto il fondo ben battuto.
Dal colle calziamo le racchette e saliamo prima sul Cugn di Goria e poi finalmente sul Nebin, sulla vetta del quale c’è un sole adorabile e ci concediamo una bella “pausa pranzo”.
In discesa ripercorriamo essenzialmente lo stesso itinerario di salita e, dopo un caffè al rifugio, giungiamo all’auto tutto sommato soddisfatti, specialmente per i bei panorami che si godono lungo la dorsale finale e dalla cima. Forse in questo periodo è più consigliabile effettuare la gita dal versante Val Maira per il maggiore soleggiamento (infatti molti escursionisti e qualche scialpinista provenivano da lì).
Gita non breve (18,4 km a/r).