Materiale: 30mt di corda, qualche friends, un paio di spezzoni, casco e imbrago.
Dal piazzale del Pernice Bianca si prende il sentiero segnalato che parte a sx dell’Albergo diretto al superiore pianoro dell’Alpe Furculti (quota 1900) oltre il quale si procede seguendo la dismessa strada poderale proveniente da Riale che conduce sino all’Alpe di Nefelgiù con un lungo traverso sul fianco rivolto alla Diga di Morasco.
Continuare quindi nella vallata del Nefelgiù dirigendosi all’ampia dorsale, in basso pascolo ed in alto giavina, collegandosi con questa alla cresta NE ad un intaglio posto a sinistra dei duplici speroni rocciosi.
Evitare il primo gendarme…si può anche fare e stimo in un III°… muovendosi sul fianco sx (SE) e riprendere la cresta alla sella son il secondo trovandovi, tutto sommato, una roccia abbastanza (ma non troppo) sicura che consente di fare qualche bel passo d’arrampicata di II-III°… volendo si potrebbe evitare anche il secondo risalto ma così facendo non rimarrebbe più nulla d’alpinistico…
Restando sul filo di cresta si arriva alla base della Maggiore (anticima) superabile con qualche facile tratto di II°, oltre la quale si riesce a proseguire abbastanza fedelmente lungo il crinale, sino alla vetta del solitario e panoramico Corno Settentrionale di Nefelgiù (mt 2951).
Al ritorno conviene abbassarsi sul fianco SE sfruttando i ripidi e franosi pendii che permettono di tornare comunque celermente alla selletta (passaggio obbligato) che collega al Vallone di Nefelgiù.
Mettere in conto per l’intera gita a/r un 7-8h.
- Cartografia:
- Kompass 89 Domodossola
- Bibliografia:
- Alpi Lepontine Guida Cai-Tci