Gita dall’ambiente superlativo, dalla quale rientri comunque felice, ma condizioni soltanto discrete.
Parte bassa ghiacciaio molto crepacciata, con traccia talvolta su ghiaio vivo e ponti non proprio ottimali (tutta questa parte è comunque evitabile con sentiero a bordo ghiacciaio, da noi percorso in salita).
Tratto pianeggiante fino al Refuge des Ecrins: pochi crepi, piccoli e ben evidenti, nessun problema.
Dal Refuge de Ecrins (a valle su ghiacciaio) fino ad inizio pendio per il Dome, condizioni identiche.
Ad attacco pendio evitare di sostare sotto la parete: evidenti segni di grosse cadute di seracchi. La traccia sale retta e ripida senza passare al centro del canale principale di caduta seracchi; zona da percorrere velocemente.
Dai 3700 ai 3900 si passano diversi crepi con ponti di neve ancora molto ampi e solidi.
Terminale sotto il Dome quasi chiusa ed agevole da superare, ma ghiaccio affiorante da lì alla vetta che, viste le pendenze, richiede molta attenzione.
La sveglia al Refuge des Ecrins, decisa dal gestore in funzione delle temperature, stamattina era alle 2:45…
Una gran gita, da ricordare, con Mauro e Renato.