- Accesso stradale
- Parcheggio a pagamento Staffal 7€/giorno
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Saliti da Indren dopo traversata su Parrot e Ludwigshöhe, riporto qui perché cima più rilevante.
Parrot e Ludwig nulla da segnalare, condizioni ottime in entrambe e molto battute.
Condizioni della parete del Corno buone, tutta scalettata quindi non difficile. In qualche punto affiora ghiaccio vivo ma non ci si passa sopra con i ramponi quindi nessun problema. Cresta finale atletica, presente uno spit dal lato Valsesia a cui assicurarsi volendo. Tratto di disarrampicata su roccia e successiva risalita (rispettivamente circa 5 e 5 m) molto esposta. Decisamente sconsigliato cadere se non si vuole fare pendolo fuori dalla parete. In cima sotto la madonnina presente sosta per effettuare calata in doppia. Consigliato scendere così invece che tornare indietro. Noi avevamo una mezza da 60 m e basta. Anche da 40 dovrebbe essere ok, non di meno. Partenza per rientro h16, preso al volo ultima funivia. Discesa per il canale di dx per accorciare i tempi in condizioni pessime, viste le temperature viene giù tutto ed è un buco continuo. Però obbligatorio se si vuole fare in fretta .
Crepacci in apertura ma ancora tutto perfettamente sicuro. Il più grosso è all’altezza del col Vincent ma è impossibile non vederlo
Consigliato gestire meglio i tempi, scendere un po’ prima se non si vuole rischiare di tornare a piedi