Appena dopo la piazza , percorsi pochi metri, sulla sx si imbocca una stradina in discesa ( sono presenti cartelli con itinerari di ciaspole), percorrendo la quale , si supera su di un ponticello la Stura di Viù e si passa sulla dx orografica del torrente. Un sentiero abbastanza largo costeggia il torrente fino a giungere all’alpe Vaiet . Da qui si risale verso sx inoltrandosi in un bosco con sentiero assai ripido fino a giungere su di un colletto dove si vede il lago Falin, si scende verso il lago e si prosegue verso dx fino ad una sella dove si apre la visuale su tutta la conca di Malciaussia e la testata della valle con splendida vista sul Rocciamelone. Ora si scende un ripido pendio e si percorre l’ampio pianoro sottostante in cui sono presenti alcuni tralicci Enel , utili per seguire la giusta direzione.Finito il pianoro si risale fino ad un’ altro colletto: qui, anzichè scendere verso il lago (come prevedi il GTA), girare decisamente a sx e risalire il pendio , innalzandosi fino ad incontrare il sentiero n. 113 a quota 2041. A questo punto è già visibile il Lago Nero (quota 2007) . Dopo la discesa al lago risalire il pendio di provenienza e scendere al Lago di Malciaussia per il sentiero 113 , che giunge a monte del lago (presenti alcuni cartelli con indicazioni) . Attraversato il rio immissario del lago si giunge alla baite di Pietramorta e infine al Rifugio Vulpot. Scendere poi lungo la strada fino a Margone, chiudendo l’anello ( lunghezza di ca 15 km)
- Cartografia:
- Fraternali 1:25.000 n.8 Valli di Lanzo