Nery (Mont) Cresta Nord

Nery (Mont) Cresta Nord
La gita
giuliof
4 18/08/2019
Traccia GPX
Da Cialvrina, Cresta N e discesa nel vallone fino al lago superiore.

Siamo saliti dagli alpeggi di Cialvrina, 1758 m, raggiunti da Gressoney S.J. pochi posti auto. Preso un sentiero abbastanza diretto e saliti al colletto del Monte Taf e da qui al passo di Frudiera che permette di ammirare i 2 laghi omonimi dove si scende perdendo un po’ di quota. Puntato alla cresta che si sale agevolmente sul filo aggirando solo le asperità più pronunciate o che richiedono una discesa delicata, restando quindi entro il grado proposto dalla relazione. A parte il casco che direi necessario, siamo saliti slegati e non abbiamo usato nessuna attrezzatura alpinistica che è rimasta attaccata all’imbrago, oggi le condizioni di secco perfetto lo permettevano. Meteo eccellente con mare di nubi nei fondovalle, cima molto panoramica ma poco frequentata per via del forte dislivello necessario nelle vie normali che nemmeno a me andavano bene: questo itinerario è invece ottimale perché oltre a ridurre il dislivello aumenta il divertimento. Tra avvicinamento e risalite siamo comunque oltre i 1500 m D+: 600 m di sola cresta che ha 1400 m di sviluppo. Ottima vista verso il Monte Rosa ed i ghiacciai dei Breithorn già belli grigi. Discesa agevolata da un paio di nevai e segnalata da ometti e rari bolli sbiaditi (vedi foto) nella parte iniziale poi molti sfasciumi nella parte mediana e pietraie e poi prati nella parte bassa verso i laghi. Per il rientro la cosa migliore da fare era risalire al colle del Taf e scendere dal sentiero di salita ma abbiamo voluto provare a cercare un sentiero segnato in una vecchia mappa per evitare le risalite in questione, così siamo scesi col sentiero n.1 fino a Trinò senza trovare la deviazione desiderata: in autostop abbiamo poi risalito la valle e recuperato l’auto, siamo stati fortunati altrimenti erano altri 10 km a piedi e 500 metri di risalita. Se non fosse per i troppi sfasciumi della discesa sarebbe un gita da 5 stelle. Col socio Marco (phantom) che ha ben sopportato lo sbattone causato dalla mia vana ricerca di un sentiero che tagliasse a quota 1800 per evitare le risalite. Non abbiamo incontrato umani. Allego traccia.

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