Attacca a sinistra di CAI Vedano: non seguire la linea di spit ma la placca immediamente a sinistra (alla base c’è una piccola freccia incisa e ho lasciato una vecchia fettuccia in una clessidra). La roccia in alcuni punti è delicata e nonostante la presenza di vegetazione si arrampica benissimo; la chiodatura è assai parsimoniosa ma ci si protegge bene (il primo chiodo è ad una quindicina di metri, sul bombè alla base del diedro obliquo). Salita anche la variante di VI dell’ultima lunghezza. Nel complesso è davvero un bell’itinerario, molto piacevole. Personalmente mi sono divertito un casino.
L’intenzione era di salire la Via Oppio al Sasso Cavallo ma ci siamo dovuti calare da L2 a causa delle troppe colate d’acqua che sicuramente avremmo incontrato anche nella seconda parte della via. Peccato perchè la giornata sarebbe stata ottima per quantità di luce, temperatura e compagnia. Incontrate altre due cordate che però sono scese dopo L1. Il Sasso Cavallo ha voluto godersi il primo giorno d’estate in completa solitudine… pazienza, sarà per un’altra volta. Con Raffaele.