Quarta volta al colle del Nivolet con partenza “da casa”, una pedalta che regala sempre grandi soddisfazioni e panorami mozzafiato. Partiti alle 7,15 da Chivasso, con tempo buono e caldo non eccessivo fino a Cuorgnè, quando inizia la salita. Raffiche di vento contrario hanno reso l’ascensione più difficile. Tappe per colazione a Sparone, a Ceresole e a Chiapili di Sopra presso il rifugio “Muzio” del C.A.I. Chivasso. Mangiate 4 brioches con la marmellata e una crostata. Prima di entrare nella lunga e tremenda galleria che sbuca a Ceresole abbiamo seguito la vecchia strada, in condizioni accettabili. Occorre scendere dalla bici da corsa in un unico breve tratto mentre chi usasse la mountain bike non avrà problemi di sorta. Entrati nel parco il solito spettacolo meraviglioso, con uno scenario naturale che non ha pari. Al contrario di altre volte però abbiamo visto solo alcune marmotte. Salita lunghissima ma mai troppo dura, anche se stavolta ho patito abbastanza per condizioni fisiche non al top. Arrivo all’ex rifugio del C.A.I. “Città di Chivasso”, che io e Roberto abbiamo voluto raggiungere simbolicamente in occasione dei 90 anni della nostra sezione che ricorrono nel 2012. Discesa di almeno 50 chilometri su asfalto tutto sommato in condizioni buone. Poi pioggia a Sparone e nubifragio a pochi minuti da casa. Percorsi 182 chilometri con velocità media di 22,4 km orari e poco più di 8 ore effettive di pedalata. Con l’amico Roberto “Bertugeo”.