Ciaspole

Noire (Ouille) dal Pont de la Neige

Descrizione

Gite 3

Mappa e Tracce 1

Foto e Video 26

24/06/2010 | gigi02_to | Discesa lungo la cresta

09/06/2012 | ste_6962 | salendo il primo tratto della cresta Ovest dell'Ouille Noire (9-6-2012)

24/06/2010 | gigi02_to | Il colle con la cresta

24/06/2010 | gigi02_to | Cartina percorso

Dettagli

Dislivello (m): 850
Quota partenza (m): 2528
Quota max/vetta (m): 3357
Esposizione: Ovest
Grado: BRA
Difficoltà alpinistica (se pertinente): F
Tipologia: Pendii ampi

Località di partenza

Pont de la Neige

Punti d'appoggio

Rifugio al Col de l'Iseran

Note

Generalmente la strada per il Col de l’Iseran viene aperta ad inizio giugno.
A dispetto del dislivello contenuto, la salita ha uno sviluppo significativo (9 km).
E’ anche possibile salire dal Pont de l’Aiguillette, risalendo il canalone che conduce alla base dei pendii finali e si congiunge con il percorso del Pont de la Neige.

Descrizione

Dal Pont de la Neige, si scende ad attraversare il torrente dove possibile in base all’innevamento, per poi risalire un ripido pendio sul lato opposto di circa 150 m di dislivello, che dà accesso al vallone di salita vero e proprio. Una volta che le pendenze si abbattono si vede sullo sfondo la meta (caratterizzata da una barra rocciosa nera sulla destra). Si risale dolcemente il vallone con qualche breve sali scendi per dossi e pianori, raggiungendo la base dei pendii finali sotto al colletto (riconoscibile per un grosso masso squadrato). Le pendenze aumentano, si risalgono i bei pendii da destra verso sinistra, raggiungendo un marcato avvallamento del terreno, dopo il quale si volta a destra, e con traverso ascendente si risale il pendio raggiungendo il colletto nel punto di accesso che si ritiene più agevole. Questo percorso fino al colletto è valutabile MR/MR+. In alternativa vi è la possibilità di evitare i due traversi, risalendo il pendio in maniera più diretta, in questo caso è valutabile BR (eventualmente con ramponi con neve dura).
Dal colletto si percorre in piano l’ampia cresta verso destra (nord) con la cima ben visibile.
Terminata la parte pianeggiante, in base alle condizioni della neve, conviene calzare i ramponi (piccozza può tornare utile) e risalire per il filo di cresta, che a seconda dell’innevamento può risultare più o meno affilato in alcuni tratti, pur non presentando mai eccessiva esposizione.
Si raggiunge la base di un gradino roccioso di 10 m, ben scalinato, che si può risalire direttamente oppure aggirare sulla sinistra per il pendio nevoso che si affaccia sul vallone dell’Ecot. Ripreso il filo di cresta, questa diventa più ampia e comoda ed in breve conduce al panettone nevoso della cima.