Dal ponticello inizia il percorso, inizialmente sulla destra orografica e sempre su buon sentiero (n. 539). Dopo un guado si passa sulla sinistra del Rio Bach e si prosegue ripidamente nel bosco. Un successivo guado riporta sulla destra e conduce ai ruderi dell’Alpe Fardal, da cui un nuovo e ampio sentiero conduce nei pressi dell’Alpe Bach e poi, tra massi e rododendri, all’Alpe Helo (1.744 m) dove si trova il punto d’appoggio dal CAI di Varallo. Poco sopra si raggiunge il Colle Dorchetta (1.818 m.) da cui si può scendere a Bannio Anzino, in Valle Anzasca. Fino a qui il percorso è agevole e catalogabile E.
Per raggiungere il Pizzo Nona (o Spinzon della Benna), poco sotto il colle Dorchetta, nei pressi di una baita diroccata, inizia una esile traccia che percorre in traverso, su ripido pendio erboso, il versante Est e i cui sbiaditi segni rossi finiscono quasi subito. Si procede quindi a vista verso Sud-Ovest, puntando i ruderi di una baita vicino a una pietraia che scende nel mezzo di un canalone. Sopra i ruderi ricompaiono qualche rado ometto e segno rosso sbiadito e si prosegue la salita nel canalone.
Quando si inizia a vedere, sulla destra, la grande croce di vetta (più lontana di quanto sembri) si deve proseguire dritto fino all’inizio del canalone per raggiungere una sella contrassegnata da un grosso ometto; da lì si prosegue sulla cresta Sud fino in cima. In alternativa si procede a vista direttamente in direzione della croce, per oltre 200m di dislivello su erba olina e pendio sempre più ripido. In entrambi i casi il percorso è solo per escursionisti esperti (EE) in quanto è disagevole e richiede buona esperienza sulle pendenze e capacità di orientamento.
Dalla vetta la vista è eccezionale e ripaga ampiamente l’impegno.
- Bibliografia:
- I più bei sentieri della Valsesia di Carlo Martiner Testa, Blu Edizioni, 2015 (solo fino al colle Dorchetta)