Nona (Pizzo) da Belvedere, traversata di cresta dal Monte Tracciora

Nona (Pizzo) da Belvedere, traversata di cresta dal Monte Tracciora
La gita
giuliano
3 11/06/2017

Dall’Alpe Faut in poi sentieri invasi dalla vegetazione e con tracciatura talvolta un po’ approssimativa. Tratti rocciosi quasi sempre affrontabili con facilità, consiglio di seguire il più possibile la cresta e di limitare gli aggiramenti in quanto avvengono su terreno erboso ripido. La cresta dal Tracciora al Nona è piuttosto lunga e presenta interessanti visioni sui selvaggi valloni che scendono sul lato dx. Il sentiero che scende verso il Colle Dorchetta è poco più di una traccia con qualche sbiaditissimo segnavia e a mio avviso potrebbe riservare qualche problema di percorrenza in caso di scarsa visibilità, io alla terza o quarta perdita della traccia ho puntato direttamente sul bivacco Helo muovendomi comunque su terreno scomodo (traversi su erba secca, pietraie, progressione su rododendri e tutto il repertorio del perfetto ravanatore). Giornata calda e afosa più di quanto lasciassero intuire le previsioni, cresta percorsa in condizioni di scarsa visibilità causa nuvole da calore dissoltesi poi nel primo pomeriggio. A metà della cresta, a causa del caldo torrido, inizio delle visioni mistiche modello Fantozzi in gita in barca, giunto al colle con gli ometti ciò che rimane della mia autostima mi spinge a non imboccare la discesa verso il Colle Dorchetta ma a raggiungere la cima. Poco sotto di essa incontro 4 escursionisti italiani e una coppia di tedeschi, uniche persone viste in giornata a parte i proprietari delle baite dell’Alpe Res. Sosta di quaranta minuti in vetta sperando in un’apertura per ammirare il tanto decantato panorama, cosa che puntualmente si verificherà non appena imboccato il sentiero verso il Colle. Discesa come detto un po’ seguendo una labile traccia poi puntando a vista sul bivacco. Sentiero di ritorno con lievi saliscendi; ancora presente un nevaio che viene evitato passandolo a valle (sconsigliabile percorrerlo direttamente in quanto la neve è molto dura), begli scorci sulla zona di Rimella e sulle montagne che dividono la Valsesia dall’ossolana Valle Strona. Bella gita, ma sicuramente più adatta al periodo autunnale.

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