Via grandiosa fuori dalle mete per via dell’ avvicinamento e della salita da ricercare abbastanza impegnativa. Partiti Zermat col trenino fino a Gornergrat , poi lunga cresta fino al lungo traverso su ghiacciaio in buone condizioni, 7 ore con qualche breve pausa, prima del bivacco occhio ai seracchi destro e sinistro, bisogna passare in mezzo uscendo a destra. Bivacco in un posto incredibile. Partenza della via non troppo presto ( male) alle 7 circa, in cima alla Norden alle 9 di sera, perso parecchio tempo su alcuni risalti non troppo evidenti, senza ramponi solo sui primi tiri poi tutto con ramponi con e senza picche, i tiri di placca sono poco proteggibili con neve e ghiaccio non bello, uscita del terzo risalto dritto sul diedro faticoso meglio a sinistra su cresta. Dalla fine dell ultimo risalto considerare un ora e mezza, due fino alla fine della cresta sulla Norden. Dimenticato una picca sulla cima … se qualcuno dei Gulliveriani andasse da quelle parti in questi giorni e la recupera senza tenersela accendo un cero per Santa Caterina. Discesa sul ghiacciaio al buio su tracce confuse così non abbiamo trovato il passaggio per il rifugio, alche’ girovagando su e giù a 3500 metri si è fatto giorno e alla fine ci siamo arrivati attraversando un tratto tutto crepacciato al fondo del ghiacciaio. Arrivati al rifugio alle 9 di mattina, un ora di pausa e poi altre 3 ore per arrivare al trenino della stazione di Rotenboden ( sembra una copia di quando sulla Mer de Glace vai a prendere il trenino a Montenvers, anche qui ci sono poi le scalette), il tutto veramente lungo sia come dislivello ma soprattutto come distanza da percorrere. Gitona incredibile con bravi compagni, Marco e Gianfranco.